
Covid, con la pandemia dimezzati i consumi culturali: tengono solo lettura e streaming
Secondo i dati dell’Osservatorio di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, il coronavirus ha provocato un -47% dei consumi di servizi legati alla cultura. Ne risentono particolarmente gli spettacoli dal vivo, con un crollo del 90%. Situazione positiva per i libri cartacei e pay tv in streaming

A causa del Covid-19 si è verificato un crollo dei consumi di beni e servizi culturali: lo conferma lo studio dall'Osservatorio di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, in collaborazione con Swg, sui consumi culturali degli italiani nel 2020
Lo speciale coronavirus
In particolare, i consumi di servizi legati alla cultura si sono dimezzati (-47%) passando da 113 euro di spesa media mensile per famiglia di dicembre 2019 a circa 60 euro a dicembre 2020
I dati dell'Osservatorio Impresa Cultura Italia-Confcommercio
Situazione drammatica, in particolare, per gli spettacoli dal vivo bloccati dal lockdown e dalle successive misure di contenimento della pandemia
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Questo a testimonianza di un crescente interesse per questo tipo di offerta televisiva rispetto a quella generalista

"I dati della nostra indagine sono senza dubbio allarmanti con una riduzione dei consumi culturali del 47% e una spesa mensile per famiglia che è crollata a 60 euro nel 2020", sottolinea il presidente di Impresa Cultura Italia-Confcommercio, Carlo Fontana

Lo stesso Fontana ribadisce: "Sono dati che ci rappresentano tutta la drammaticità della situazione delle attività culturali nel nostro Paese. La politica dei ristori non basta"