
Il nuovo provvedimento è allo studio per consentire ulteriori indennizzi per le attività economiche colpite dal nuovo lockdown. Il 6 novembre previsto un Cdm chiamato a varare le misure. Allo studio il rifinanziamento dei congedi parentali e dei bonus asili nido, oltre che l’estensione dei contributi a fondo perduto

Il governo studia il decreto Ristori Bis, il nuovo provvedimento che consentirà di erogare ulteriori indennizzi per le attività economiche colpite dal nuovo lockdown. Previsto per il 6 novembre un Consiglio dei ministri. Fra le ipotesi al vaglio, il rifinanziamento dei congedi parentali e dei bonus asili nido, oltre che l’estensione dei contributi a fondo perduto. Si lavora per estendere il meccanismo degli aiuti del primo decreto Ristori e anche per estendere gli indennizzi ad alcune categorie tralasciate dall’elenco dei codici Ateco del precedente provvedimento
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SOSTEGNO A IMPRESE E FAMIGLIE - ”Stiamo lavorando giorno e notte, confrontandoci con tutti" a partire "dalle categorie produttive e dalle forze politiche di opposizione. Nasce anche da questo confronto il nuovo Decreto che accompagna l'ultimo Dpcm” che interviene per "sostenere le famiglie e le imprese che saranno chiamate a nuovi sacrifici”, ha fatto sapere il viceministro all'Economia Laura Castelli
Nuovo dpcm, atteso Cdm per varare il dl Ristori-bis: ecco le possibili misure
RIFINANZIAMENTI AI CONGEDI E CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO - “Per questo rifinanziamo congedi parentali e bonus asili nido ed estendiamo i contributi a fondo perduto, erogandoli direttamente sui conti correnti, anche ad alcune realtà che erano rimaste escluse dallo scorso Decreto”, ha aggiunto Castelli

IMPRESE, PARTITE IVA E TERZO SETTORE - Il decreto “con un fondo perduto andrà a ristorare tutte le imprese e partite iva in difficoltà, e anche il terzo settore”, aveva sottolineato in precedenza anche il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo

ENTI E ORGANIZZAZIONI NON ANCORA TUTELATI - “Se ci saranno ulteriori chiusure, che riguardano enti e organizzazioni non tutelate, non comprese tra le partite Iva, faremo un fondo perduto che andrà a tutelare anche quelli, mi riferisco nello specifico al terzo settore”, ha rassicurato ancora Catalfo

BAR LOCALI E RISTORANTI - Occhi puntati soprattutto sul settore della ristorazione: bar, locali, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e gelaterie. Gli aiuti economici dovrebbero essere diretti soprattutto alle aziende delle zone rosse e arancioni, dove le attività sono chiuse. Ma l'attenzione si concentrerà anche su palestre e piscine

L'esigenza è quella di fare presto, per dare nuovi aiuti alle attività costrette a chiudere in parallelo con il via alle nuove misure per contenere il virus contenute nel nuovo Dpcm di novembre