Erano state congelate dal governo dal mese di marzo per via dell'emergenza Covid-19. Il recapito sarà graduale: ecco tutto quello che c'è da sapere su tempi e modi
Dal 16 ottobre ripartono le cartelle esattoriali che una moratoria decisa dal governo aveva congelato dal mese di marzo per aiutare i contribuenti durante l'emergenza sanitaria da Covid-19. Il recapito sarà graduale: ecco tutti i dettagli
L'arrivo delle richieste di pagamenti non sarà tutto in una volta. "Abbiamo detto all'Agenzia delle entrate che bisogna ripartire con grande gradualità", aveva riferito qualche giorno fa il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. E così sarà, come confermano dall'Agenzie dell'Entrate-Riscossioni
Con la fine della moratoria saranno riavviati anche gli atti esecutivi, iscrizioni delle ipoteche, fermo amministrativo, eccetera. Per mettersi al riparo da azioni esecutive è sufficiente chiedere la rateizzazione. Chi lo fa entro il 15 ottobre è avvantaggiato e può ancora godere della rateizzazione "speciale" prevista dal Dl agosto. In questo caso avrà più respiro nei pagamenti, e potrà saltare fino a 10 rate di pagamento, invece delle ordinarie 5, prima di incorrere nella decadenza della rateizzazione e la relativa perdita dei benefici
Sulle cartelle, si ricorda che dal loro arrivo si hanno 60 giorni per pagare ed è possibile anche rateizzare il debito con rate fino a 6 anni,per la rateizzazione ordinaria, o fino a 10 anni in caso di contribuenti con difficoltà economiche certificate
Per i debiti sotto i 60.000 euro è possibile chiedere una rateizzazione accedendo direttamente dal sito dell'Agenzia Riscossione. L'agevolazione scatta in modo quasi automatico
Secondo le stime, da marzo scorso non sarebbero state recapitate ai contribuenti 8,9 milioni di cartelle, con un impatto sul deficit calcolato in circa 165,5 milioni di euro
La maggior parte di queste cartelle - in pratica 9 su 10 - sono di importo inferiore ai 5mila euro. In particolare ce ne sarebbero 6,5 milioni (in pratica il 73% del totale) sotto i 1.000 euro, 1,5 milioni tra 1.000 e 5mila euro e solo 881mila oltre questa soglia
L'alto numero dei 'tagli piccoli' è, molto probabilmente, una delle ragioni per le quali si è deciso di non proseguire con la moratoria, considerando sostenibile il debito per i cittadini
Le 'cartelle' riguardano solo in parte le contestazioni relative alle impostenon dichiarate o non versate: solo il 36% delle richieste arriva dall'Agenzia delle Entrate
Una quota del 18% delle cartelle è invece relativa a richieste in arrivo dagli enti locali, perlopiù multe non pagate o tributi locali accertati, come la Tari o l'Imu