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Bonus 110%, quando e perché cedere il credito alla banca

Economia

Paola Baruffi

È sempre possibile fare i lavori senza anticipare i soldi? Abbiamo davvero tutti diritto a recuperare i soldi spesi per migliorare l’efficienza sismica e energetica della nostra casa? Come fare quando questo non è possibile? Ci aiuta a capirlo Simona Bonomelli, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Bergamo. Guarda il nostro video!

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Si moltiplicano le offerte di banche e assicurazioni per la cessione del bonus 110%. Ma perché se spendendo 100 posso avere indietro il 110 dovrei cedere questo vantaggio a qualcun altro? È soprattutto una questione di capienza fiscale. Se le spese eccedono quella che è l’Irpef da pagare, il contribuente non potrebbe usufruirne.

La capienza fiscale

Ecco un esempio. Faccio lavori che mi danno un vantaggio fiscale di 25mila euro. Al momento di pagare le tasse recupererò 5mila euro all’anno nei prossimi 5 anni. Tutto bene se le tasse che devo versare all’anno sono più alte di 5mila euro. Ma se l’Irpef che devo pagare è, per esempio, di 3mila euro, ecco che perderei 2mila euro all’anno. È una questione, appunto, di capienza fiscale. I lavori di cui parliamo richiedono cifre ben più alte di queste. Per rifare cappotto, caldaia, infissi e magari mettere anche i pannelli solari servono decine di migliaia di euro e se calcoliamo che l’Irpef media pagata dagli italiani è di 5.270 euro all’anno, significa che sarebbero ben in pochi a poter usufruire direttamente del bonus.

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La cessione del credito

Ecco perché la legge prevede di poter cedere il credito a terzi. La prima possibilità è quella di farsi fare lo sconto in fattura. In questo caso il costo della fattura è zero. Non pago niente e in cambio cedo l’intero 110% all’impresa che effettua i lavori. Non è detto però che se mi rivolgo a una piccola azienda o a un artigiano questi abbiano a loro volta la capienza fiscale per farmi lo sconto in fattura. Il contribuente, così come l’impresa ha quindi la possibilità di cedere il credito - e si può decidere se cederlo tutto o solo una parte - a banche e assicurazioni. Si tratta di fare una pianificazione fiscale e anziché perdere questi soldi, i 2mila euro del nostro esempio, posso decidere di cederli alla banca che li recupererà a sua volta sotto forma di credito fiscale. Ovvio che l’operazione avrà un costo che sarà la banca a decidere. In cambio del 110 potrebbe darmi il 102 (questa la cifra offerta al momento da alcune banche sul mercato). Attenzione però, nel caso io abbia bisogno di farmi anche anticipare i soldi per pagare i lavori perché non li posso anticipare di tasca mia, la banca mi farà un prestito che a sua volta avrà un costo.

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