
Ecobonus 2020, le detrazioni per la domotica: requisiti e spese ammissibili
È possibile beneficiare dell'ecobonus previsto dal Decreto Rilancio anche per rendere le abitazioni più "intelligenti", con interventi che permettono la gestione automatizzata degli impianti di riscaldamento e di climatizzazione, o il controllo da remoto degli elettrodomestici. Ecco come usufruire dell'incentivo

Tra i lavori per i quali si può usufruire dell'ecobonus - previsto dal Decreto Rilancio e destinato ai lavori di efficientamento energetico degli edifici - ci sono anche quelli relativi alla domotica, ossia l'insieme degli strumenti tecnologici che permettono la gestione automatizzata nelle abitazioni degli impianti di riscaldamento, di climatizzazione estiva, della produzione di acqua calda sanitaria, ma anche il controllo da remoto degli elettrodomestici
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La norma che permette di usufruire dell'incentivo è l'articolo 2 del decreto del Mise, dedicato ai requisiti tecnici degli interventi per l'ecobonus. In particolare, al punto f, viene riportato uno specifico requisito: "Installazione e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi e sistemi di building automation", ovvero l'insieme dei dispositivi tecnologici che integrati tra di loro permettono l’evoluzione digitalizzata della vita dentro casa o un edificio
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Le innovazioni della domotica possono essere applicate al riscaldamento o alla produzione di acqua calda sanitaria, e alla climatizzazione estiva, attraverso il controllo da remoto su canali multimediali, come spiega la guida sul Superbonus di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie. Il tutto in un'ottica di sostenibilità ambientale e risparmio energetico
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Sono tre i criteri tecnici che i dispositivi automatizzati devono rispettare per essere considerati interventi nel campo della cosiddetta "building automation"
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Il primo criterio prevede che i dispositivi mostrino attraverso canali multimediali i consumi energetici, con la fornitura periodica dei dati

Il secondo criterio è che i dispositivi mostrino le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti

Il terzo criterio è che i dispositivi consentano l'accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto

I dispositivi di domotica devono inoltre rispettare le norme nazionali e locali in materia edilizia, urbanistica, sicurezza, efficienza energetica

Le spese ammissibili sono quelle effettuate nel periodo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Come spiega la guida dell'Agenzia delle Entrate, se eseguiti contestualmente ad almeno uno degli interventi trainanti (isolamento termico dell'involucro dell'edificio o sostituzione dell'impianto termico), gli interventi di building automation possono beneficiare dell'aliquota del 110%. Altrimenti, se sostenuti singolarmente, l'aliquota prevista è del 65%

Le spese ammissibili nella richiesta dell'incentivo comprendono la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature, ma anche le opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione dei dispositivi. Sono detraibili anche le spese per lo smontaggio e la dismissione dell'impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale

Tra le spese ammissibili anche le prestazioni professionali come la produzione della documentazione tecnica necessaria e la direzione dei lavori

Rientrano nelle spese ammissibili alla detrazione anche i lavori per l'adeguamento della rete di distribuzione e diffusione, dei sistemi di accumulo, di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione, sistemi di emissione

Dalle spese ammissibili alla detrazione è escluso l’acquisto di Pc, smartphone, tablet ed altri dispositivi per il controllo a distanza, che restano quindi a carico del contribuente

Sarà Enea poi a effettuare controlli a campione sul rispetto del requisiti per accedere alla detrazione, attraverso professionisti abilitati tramite l’ente a verificare casa per casa le condizioni di ammissibilità all’agevolazione

Per evitare sanzioni è necessario conservare tutta la documentazione relativa ai lavori, in caso di controlli da parte dell'Enea: documenti tecnici (asseverazione, scheda descrittiva dei lavori, schede tecniche dei dispositivi), fatture, ricevute dei bonifici, delibera condominiale, copia della comunicazione all'Enea