Bankitalia: "Inviata lettera a banche in ritardo sui prestiti"

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Il Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria, Paolo Angelini, in audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche: "Nella missiva chiediamo le cause dei ritardi". Poi sottolinea che c'è ancora diversità fra i vari istituti. E avverte: "Anche le banche saranno colpite dalla crisi"

“Un rapido miglioramento" dei tempi di effettiva erogazione dei crediti garantiti da parte delle banche rispetto alle domande dei clienti. È quanto evidenziano i dati della Banca D’Italia che confermano, però, "l'eterogeneità" fra i diversi istituti e "segnalano che essa non si sta per il momento attenuando". A fare il punto sulla situazione è stato il Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia, Paolo Angelini, in audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche. Angelini ha anche fatto sapere che è stata inviata una lettera agli istituti in ritardo sui prestiti.

Lettera a banche in ritardo sui prestiti

La Banca d'Italia ha inviato "una comunicazione a un gruppo di banche che presentano un numero di erogazioni" di prestiti garantiti "in rapporto alle richieste ricevute inferiore al valore mediano del sistema" dove chiede "di attivarsi rapidamente per rimuovere eventuali cause di ritardo imputabili a loro carenze". Angelini in audizione, su questo punto, ha spiegato: “Nella lettera chiediamo informazioni sulle cause dei ritardi, pur sottolineando la loro piena autonomia nella decisione di concedere o meno i finanziamenti". Dalle prime evidenze, spiega Angelini, i ritardi "non sono legati al capitale o alla liquidità” delle banche, ma a una serie di fattori temporanei quali l'organizzazione, l'elevato numero di domande, le norme e le difficoltà della pandemia (GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

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"Anche banche saranno colpite da crisi"

Poi da Angelini è arrivato un avvertimento: “Anche le banche saranno colpite dalla crisi", alcune "simulazioni non sono rassicuranti". "Una perdita del 9% del Pil quest'anno" spiega, riferendosi alle stime della stessa Banca d'Italia, "non potrà non incidere sulle imprese e, a  catena, sulla banche che sono esse stesse imprese".

“Serve equilibrio tra rapidità prestiti e tutela dello Stato”

"Nel complesso, i meccanismi per la concessione di moratorie previsti dal DL 18 hanno funzionato in modo rapido ed efficiente"  e "le difficoltà sono state rapidamente gestite dal sistema bancario e al momento le difficoltà appaiono, nel complesso, superate”, ha poi affermato Angelini. Mentre sull’ampliamento del ricorso all'autocertificazione da parte dei clienti che richiedono i prestiti garantiti, contenuto nell'emendamento approvato dal Parlamento al decreto liquidità, Angelini ha spiegato che appare "condivisibile" e "dovrebbe contribuire a snellire il processo, e limitare gli ambiti di discrezionalità delle banche in materia di valutazione del merito di credito per i finanziamenti". Infine, sui prestiti bancari garantiti dal pubblico, serve "un equilibrio" perchè "ci sono tre esigenze tutte da tutelare: la rapidità dei prestiti che è sacrosanta, la tutela dei conti dello Stato verso chi sicuramente non lo restituirà con una perdita per i contribuenti, e la tutela della legalità".

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