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Contratti collettivi sanità privata e Rsa, i sindacati confermano sciopero del 18 giugno

Economia

Cgil, Cisl e Uil spiegano che "nella mattinata di oggi si è svolto l'incontro con il Ministro Speranza, il presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, la Presidenza di Aiop e la dirigenza di Aris” per discutere del rinnovo contrattuale. Vertice che però non avrebbe dato risultati. “Abbiamo chiarito - spiegano i sindacati - che il rinnovo del CCNL è prima di tutto un atto di coerenza e di rispetto verso tutte le lavoratrici e i lavoratori che stanno affrontando la pandemia"

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I sindacati confermano lo sciopero della sanità privata e delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) indetto per il prossimo 18 giugno. Lo annunciano in una nota Cgil, Cisl e Uil spiegando che "nella mattinata di oggi si è svolto l'incontro con il Ministro Speranza, il presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, la Presidenza di Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata, ndr.) e la dirigenza di Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari, ndr.) ". Vertice che però non avrebbe dato risultati.

La nota dei sindacati

"Convocato grazie alle nostre pressioni e a fronte della proclamazione dello sciopero del 18 giugno, al fine di affrontare il tema del rinnovo dei contratti collettivi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della Sanità Privata e delle Rsa, - spiegano i sindacati in una nota - nella mattinata di oggi si è svolto l'incontro con il Ministro Speranza, Il presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, la Presidenza di Aiop e la dirigenza di Aris”, dichiarano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi. Aiop ed Aris stanno negando il diritto di migliaia di operatori a vedersi rinnovato il proprio contratto di lavoro", proseguono, specificando che "sia il Ministro Speranza che il Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini, nell'aprire la riunione, hanno sottolineato come il tema del rinnovo del contratto non possa più essere ulteriormente procrastinato dopo lo stanziamento delle risorse necessarie a dare attuazione a quanto concordato in sede ministeriale”.

"Rinnovo del contratto è atto di coerenza e di rispetto"

“Abbiamo chiarito - proseguono i sindacati - che il rinnovo del CCNL è prima di tutto un atto di coerenza e di rispetto verso tutte le lavoratrici e i lavoratori che stanno affrontando la pandemia al pari dei loro colleghi del SSN, garantendo le prestazioni sanitarie ed assistenziali agli ammalati. È inaccettabile che le controparti, nonostante le ampie rassicurazioni del Ministro Speranza e del Presidente Bonaccini in merito alle previsioni del DL fiscale, chiedano l'istituzione di una clausola compromissoria che subordini l'applicazione del nuovo contratto al raggiungimento di un'intesa regionale. Gli accordi sulle tabelle economiche sono stati raggiunti già lo scorso gennaio e non resta che procedere ad una rapida sottoscrizione. Ad oggi - continuano -, il rifiuto di porre la firma da parte di Aiop ed Aris rappresenta un vero e proprio ricatto che giudichiamo intollerabile. Dopo le rassicurazioni registrate stamattina non ci sono più alibi, pertanto confermiamo lo sciopero nazionale del 18 giugno e rilanciamo tutte le iniziative di mobilitazione territoriale per denunciare l'inaccettabile condizione degli operatori della Sanità privata e delle Rsa, senza contratto rispettivamente da 14 e da 8 anni. Lo sciopero è un diritto dei lavoratori, sta nella responsabilità di Aris e Aiop chiudere la trattativa nelle prossime ore affinché non si chieda un ulteriore sacrificio a queste lavoratrici e a questi lavoratori”, concludono.

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