Coronavirus, Gentiloni: serve subito un “recovery fund da almeno mille miliardi”

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Il commissario Ue agli Affari economici, a La Stampa, spiega che serve “per fermare la spirale del debito”. Poi sollecita un nuovo strumento per consentire investimenti privati per sostenere le aziende. E aggiunge: recessione disomogenea, come ripresa, è minaccia esistenziale per l’Europa

Serve un “recovery fund da almeno mille miliardi per fermare la spirale del debito”, con fondi già dai “prossimi mesi”. A dirlo, in un’intervista a La Stampa, è il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni. L’ex premier, inoltre, sollecita un nuovo strumento per consentire, attraverso l'uso dei fondi Ue, investimenti privati per sostenere le aziende già in difficoltà e quelle entrate in crisi a causa della pandemia (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA -  LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA).

Gentiloni: “Recessione dal carattere disomogeneo, come ripresa”

Gentiloni si è detto preoccupato dal rischio di un’Europa che riparte a due velocità. “L’entità di questa recessione è chiara, ma è altrettanto chiaro il suo carattere disomogeneo e soprattutto quello della ripresa che verrà”, ha spiegato al giornale. “Questa disparità – ha aggiunto – è una minaccia esistenziale alle fondamenta dell’Unione perché mette in pericolo il mercato unico e la convergenza nell’Eurozona”. Sul Mes, Gentiloni ammette che una richiesta di gruppo potrebbe essere un buon segnale.

European Commissioner for the Economy Paolo Gentiloni gives a press conference on the Spring 2020 Economic Forecast in Brussels on May 6, 2020. (Photo by Kenzo TRIBOUILLARD / POOL / AFP) (Photo by KENZO TRIBOUILLARD/POOL/AFP via Getty Images)

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