Coronavirus, General Motors e Fiat Chrysler riaprono impianti in Cina

Economia

I due colossi dell’automobilismo mondiale avevano bloccato la produzione dopo le festività del Capodanno lunare estendendo la chiusura per l’epidemia di coronavirus 

Impianti riaperti, o in procinto di riaprire, in Cina per General Motors e Fiat Chrysler. I due colossi dell’automobilismo mondiale avevano bloccato la produzione nel Paese dopo le festività del Capodanno lunare estendendo la chiusura per l’epidemia di coronavirus.

Il blocco e la ripresa della produzione

Secondo quanto riporta oggi Cnbc, General Motors "ha avviato il processo di ripresa della produzione" in tutti i suoi 15 impianti.
Fiat Chrysler ha invece riattivato un impianto mentre un secondo riprenderà "le operazioni a breve". Michael Palese, portavoce del gruppo, ha confermato che lo stabilimento della compagnia a Guangzhou, situato a 200 chilometri a sud di Wuhan, ha ripreso la produzione. Palese ha inoltre sottolineato come il coronavirus non abbia avuto alcun impatto sulle operazioni dell'azienda in Nord America. La conglomerata italo-statunitense dell’auto era stata costretta a chiudere per alcuni giorni l'impianto di Kragujevac, in Serbia, (dove viene prodotta la 500L) a causa della carenza di componentistica prodotta in Cina, in particolare sistemi audio e altre parti elettroniche.  

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