Nel Bollettino economico la Banca centrale europea sottolinea come "in molti Paesi i livelli del debito rimangono elevati". "Governi intensifichino sforzi per la crescita", avverte, aggiungendo che la "crescita è debole ma ci sono i primi segnali di stabilizzazione"
Italia, Belgio, Spagna e Francia continuano a registrare livelli di debito molto elevati per i quali "non è stato ancora avviato un costante percorso di riduzione". È quanto scrive la Banca centrale europea (Bce) nel Bollettino economico notando che "in molti Paesi i livelli del debito rimangono elevati". (LA MANOVRA 2020 - COSA C'È NELLA MANOVRA)
"Affrontare in maniera risolutiva il debito alto"
Ricordando quanto sottolineato dall'Eurogruppo, la Bce osserva che il lento ritmo di riduzione degli elevati livelli del debito in numerosi Stati membri “continua a costituire motivo di preoccupazione e dovrebbe essere affrontato in maniera risolutiva, anche ricorrendo a eventuali disponibilità straordinarie derivanti dai bassi tassi di interesse".
"Governi intensifichino sforzi per la crescita"
I governi dei Paesi con alti livelli di debito - avverte la Bce - devono perseguire "politiche prudenti e conseguire gli obiettivi di saldo strutturale, che contribuiranno a creare le condizioni affinché gli stabilizzatori automatici operino liberamente. Alla luce dell'indebolimento delle prospettive economiche, i governi che dispongono di margini per interventi di bilancio dovrebbero essere pronti ad agire in maniera efficace e tempestiva". "Tutti i Paesi dovrebbero intensificare gli sforzi per conseguire una composizione delle finanze pubbliche più favorevole alla crescita”, aggiunge la Banca centrale europea.
"Crescita debole ma primi segnali di stabilizzazione"
Nell'area euro si protraggono "pressioni inflazionistiche contenute e deboli dinamiche di crescita, malgrado i primi segnali di stabilizzazione del rallentamento economico e di lieve incremento dell'inflazione di fondo”, si legge nel Bollettino economico, nel quale si sottolinea come nell'ultima seduta "il Consiglio direttivo ha ribadito la necessità di mantenere un orientamento di politica monetaria altamente accomodante per un prolungato periodo di tempo", per sostenere le spinte inflazionistiche di fondo e la dinamica dell'inflazione nel medio periodo".