Lo scheletro in una bozza di sei pagine. Tra le altre misure, la rivalutazione delle pensioni per 2 milioni e mezzo di persone, il fondo per le famiglie, la sugar e la plastic tax, le tasse sulle sigarette e l'abolizione dei superticket
La carta bimbi da 400 euro al mese per asili, la rivalutazione delle pensioni per 2 milioni e mezzo di persone, il fondo per le famiglie, la sugar tax (sulle bibite gasate ma non sulle merendine) e la plastic tax. E poi le tasse sulle sigarette, l'aumento della cedolare secca sugli affitti (confermate le indiscrezioni dei giorni scorsi: l'aliquota salirà al 12,5% dal 10%) e l'abolizione dei superticket. Lo scheletro della manovra 2020 è contenuto in una bozza di sei pagine, che ha fatto da canovaccio per la lettera di risposta del governo all'Ue. Molte delle misure fanno parte da tempo del pacchetto, altre sono nuove, di altre sono stati definiti i dettagli.
I numeri
In manovra "vengono previsti 30 miliardi di maggiori spese mentre 15 sono maggiori entrate. Tra queste ultime, 6,5 miliardi provengono dalle misure individuate nel Decreto Fiscale, mentre 8,5 miliardi provengono da maggiori entrate individuate con le misure del Disegno di Legge di Bilancio. Il resto è coperto in deficit, con 14,4 miliardi di euro", si legge nel documento di sintesi.
Dalle micro tasse “un recupero di circa 5 miliardi di euro”
“Si è molto parlato delle microtasse presenti in manovra. In totale, si stima un recupero di circa 5 miliardi di euro”, si legge ancora. Dal primo giugno 2020, continua la nota, sarà introdotta con la legge di bilancio la tassa sugli imballaggi di plastica. L'aliquota, viene confermato, è di un euro per chilogrammo. Nel documento, poi, si legge che “160 milioni arriveranno da un aumento di imposte su liquidi, bruciatori, trinciato e sigaretti e oltre 45 dalle sigarette”. Inoltre, con riferimento alla tassazione sui giochi, “si prevede di aumentare il prelievo erariale unico applicabile agli apparecchi da intrattenimento: 499 milioni di incassi stimati nel 2020”. Nel documento è prevista anche “l'eliminazione del beneficio sul gasolio utilizzato per il trasporto di merci e passeggeri dei veicoli di categoria Euro3 + Euro4 dal 2021”.
Taglio del cuneo fiscale
La manovra avvia anche un piano pluriennale di taglio delle tasse sul lavoro: nel triennio, infatti, è previsto un taglio del cuneo fiscale sia per i 4,5 milioni di lavoratori con redditi lordi tra i 26.600 e i 35.000 euro, finora esclusi dal bonus Renzi, che per i 9,4 milioni di lavoratori con redditi da 8mila a 26.6000 euro, che percepiscono già il bonus Renzi. Per i lavoratori finora esclusi dal bonus Renzi, il taglio del cuneo libera in busta paga circa 500 euro all'anno nel 2020 e 1.000 euro in più a partire dal 2021.
Taglio graduale detrazioni Irpef
Nello schema della manovra previsto un graduale azzeramento delle detrazioni Irpef al 19% per i contribuenti: la sforbiciata parte dai redditi oltre 120mila euro l'anno con il graduale azzeramento a quota 240mila euro. L'azzeramento sarà selettivo e non su tutte le spese sostenute per cui è possibile richiedere la detrazione. Non saranno toccate le detrazioni per le spese sanitarie, ma saranno coinvolte spese come quelle veterinarie, per gli asili nido, per le attività sportive o per i corsi universitari dei figli a carico.
Pensioni, famiglia, disabili
Stando al documento, poi, sono previste misure che riguardano pensioni, famiglia e disabili. “Viene ripristinata una rivalutazione degli assegni pensionistici lordi tra 1.500 e i 2.000 euro: la misura interessa circa 2,5 milioni di pensionati", si legge. Inoltre, "viene confermata anche l'esenzione dal canone Rai per gli anziani a basso reddito". Per quanto riguarda la famiglia, “la manovra prevede un fondo da 2 miliardi nel prossimo triennio. Dal 2020 le risorse degli attuali bonus (nascita, bebè, voucher asili nido) saranno riordinate in un unico fondo che avrà una dote aggiuntiva di 500 milioni”. Sarà, poi, “un'apposita ‘carta bimbi’ da 400 euro al mese a permettere alle famiglie di coprire le rette per gli asili nido o azzerarle per i nuclei a basso reddito”. Sono previste “nuove risorse per la disabilità (100 milioni per il 2020, 265 per il 2021 e 478 per il 2022) in tre fondi distinti per la tutela del diritto al lavoro, per il trasporto delle persone con disabilità e per i caregiver che praticano assistenza a queste persone. Inoltre, viene aumentata la dotazione di risorse necessarie per l'attuazione della delega in materia di disabilità”.
Bonus cultura e rinnovo dei contratti pubblici
La giornata è stata caratterizzata anche dal 'ritorno' del bonus cultura per i diciottenni, in scadenza a fine 2019. Il governo è intenzionato a rinnovarlo, ma l'investimento dovrebbe calare da 240 milioni a 160 milioni. Malgrado la minore disponibilità, Pd e Iv chiedono di fare in modo che la cifra a disposizione dei neo maggiorenni resti di 500 euro ma il rischio è che il bonus sia quasi dimezzato. Per riuscirci, puntano "sul fatto che non tutti i diciottenni lo hanno usato nel passato". Infine, per il rinnovo dei contratti pubblici "il governo aggiungerà 225 milioni per il 2020 e 1,4 miliardi a regime dal 2021, che andranno ad aggiungersi ai 1,4 miliardi stanziati precedentemente per il 2020 e ai 1,75 stanziati precedentemente per il 2021. Si tratta in totale di 3,1 miliardi stanziati a regime per i rinnovi".