Bruxelles chiede chiarimenti da fornire entro il 23 ottobre sulla modifica del saldo strutturale indicata nello 0,1% del Pil mentre la raccomandazione era dello 0,6%. Per la Commissione c'è "un rischio di deviazione significativa dagli aggiustamenti richiesti"
Servono ulteriori chiamenti sulla manovra e servono entro domani "per consentire alla Commissione di tenerli in considerazione prima di dare l'opinione formale" dul documento del governo italiano. E' quanto scrive la Ue all'Italia nella lettera a firma Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, rispettivamente vicepresidente della Commissione Ue e commissario Ue agli Affari economici, con destinatario il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Nella missiva, Bruxelles chiede ulteriori informazioni su saldo strutturale e spesa per "stabilire se c'è un rischio di deviazione significativa dagli aggiustamenti richiesti" nel 2019 e 2020.
Riduzione debito 2020
Il Documento programmatico di Bilancio, ricorda la Commissione nella lettera, "prevede una modifica del saldo strutturale nel 2020 pari a un peggioramento dello 0,1% del Pil", una percentuale che "non è all'altezza dell'adeguamento strutturale raccomandato e pari allo 0,6% del Pil". Questi elementi, conclude la lettera, "non sembrano essere in linea con i requisiti della politica di bilancio stabiliti dalla Commissione".
Conte: "Daremo chiarimenti, non siamo preoccupati"
"All'Ue daremo tutti i chiarimenti, non siamo preoccupati", ha detto il premier Giuseppe Conte ai cronisti a margine dell'assemblea di Confesercenti. "La lettera della Commissione Europea all'Italia era attesa e rientra nell'ambito di un normale dialogo fra le parti che non desta preoccupazioni". E' quanto spiegano fonti Mef. "La Commissione chiede chiarimenti che il Governo si appresta a dare entro domani. La lettera prende nota della richiesta di flessibilità da parte del Governo italiano per eventi eccezionali e richiama la discussione, promossa anche dall'Italia, tenutasi nell'ultimo Eurogruppo del 9 ottobre sull'intonazione di bilancio (fiscal stance) dell'Eurozona". "Dimostreremo il rispetto delle regole europee" aggiunge il viceministro all'Economia Antonio Misiani.