Giovani Confindustria: "No allo scontro con l'Ue, o rischiamo di finire in panchina"
EconomiaIl presidente dell'associazione Alessio Rossi indica la via del dialogo con le istituzioni europee sul debito italiano. Poi attacca il governo: "Dopo un anno ancora niente per imprese e giovani, finita la pazienza". E definisce quota 100 "un boomerang"
I Giovani imprenditori di Confindustria avvertono sui possibili rischi di un’apertura della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia e di uno scontro frontale con l’Unione Europea: "Non vogliamo che l'Italia ingaggi una guerra di posizione con le istituzioni europee", che "dobbiamo smettere di dipingere come avversarie. L'unico modo per riformare l'Ue è starci dentro da protagonisti". A dirlo è il presidente dei giovani industriali Alessio Rossi, all’apertura del 49mo convegno a Rapallo. Invece "in caso di apertura della procedura di infrazione, l'Italia potrebbe finire in panchina”, continua Rossi. “Dobbiamo avere un chiodo fisso: dimostrare affidabilità ed essere credibili", prendendo "impegni precisi", aggiunge Rossi, indicando la via del "dialogo".
“Dopo un anno di governo ancora nulla per i giovani”
Il presidente dei Giovani imprenditori poi attacca il governo accusandolo di essere fermo al palo sul tema dei giovani: "Torniamo per un attimo ad un anno fa: 1 giugno 2018, giuramento del governo Conte. Una settimana dopo, il nostro convegno qui a Rapallo”, spiega Rossi. “Allora chiedevamo al Parlamento più giovane della storia repubblicana di saldare un'alleanza con le imprese giovani. Un anno dopo, ancora niente alleanza e niente per i giovani. Solo crescita ingessata", afferma Rossi.
“Pazienza finita, ora la crescita”
Le critiche dei Giovani imprenditori vertono anche sulla mancanza, a loro dire, di dialogo con il governo: "Da anni facciamo proposte, ci siamo rivolti a tutti i governi. Stavolta non c'è più niente da aggiungere. Non è che non abbiamo niente da dire, non sappiamo a chi dirlo, perché davanti a noi ci sono solo campagne elettorali interminabili e mai un confronto serio”, afferma Rossi, che sentenzia: è "finita la nostra pazienza". Allora "la nostra proposta al governo è una sola: dobbiamo riattivare una cabina di regia per la crescita, ma stavolta chiamate i protagonisti, non le comparse".
“I minibot? Come usare i soldi del Monopoli”
Rossi critica anche la proposta dei minibot: "Pensare che il problema del debito pubblico sia risolvibile con i minibot è come provarci con i soldi del Monopoli", attacca il presidente dei giovani industriali. Ma nel mirino dei giovani di Confindustria finisce anche quota 100: "Ci sta tornando indietro come un boomerang, perché la Commissione europea l'ha messa all'indice. Ma il problema vero è che questa misura genera un paradosso: in uno dei Paesi più vecchi d'Europa non si può avere un sistema pensionistico insostenibile”, afferma Rossi.