Tria: "Impegni sui conti da rispettare, ma non siamo i malati Ue"
EconomiaIn un'intervista a Repubblica il ministro precisa che le riforme verrano portate avanti nell'ambito dell'equilibrio dei conti pubblici. Di Maio sullo spread: "Non pensiamo di pugnalare gli italiani". Padoan: "Siamo su una china pericolosa".
Gli impegni con la Ue vanno rispettati e l'Italia convincerà i mercati con le sue azioni. È questo il messaggio forte del ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria mentre il governo si appresta ad avviare il lavoro sulla manovra e dopo il giudizio di Fitch che ha confermato sull'Italia il rating "BBB", con outlook rivisto da "stabile" a "negativo", segnalando i rischi del debito e della stabilità politica. “L’Italia non è fragile, non è il malato d’Europa. Il governo ha ribadito più volte che le riforme verranno portate avanti nell’ambito dell’equilibrio dei conti pubblici e a fine mese questo impegno diventerà un fatto con la nota di aggiornamento del Def, lo spread si sgonfierà” ha detto Tria in un’intervista a Repubblica, precisando anche che quando l'intervento della Bce cesserà l'Italia "subirà un contraccolpo come gli altri, con la differenza che da noi la crescita è meno forte".
Padoan: siamo su una china pericolosa
Piercarlo Padoan, ex ministro del Tesoro e ora deputato del Pd, invita però a non sottovalutare il giudizio di Fitch: "Vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che il livello del rating non e' cambiato, ma la direzione di marcia è quella sbagliata dal punto di vista degli interessi del Paese. Siamo su una china pericolosa" ha dichiarato a Sky tg24 da Cortona dove si svolge oggi l'incontro della corrente AreaDem del partito democratico. "Spero che Tria abbia ragione sullo spread, ma non sono ottimista" ha aggiunto invitando il governo al dialogo con l'Unione europea.
Di Maio: governo compatto
Trovare una quadra però tra le misure auspicate dalle due diverse componenti del governo non sarà facile anche se il leader Cinquestelle Luigi Di Maio, precisa che "il governo è compatto sulle misure e si faranno reddito di cittadinanza e flat tax". Sul tema dello spread vicino ai 300 punti base, il vicepremier ha poi aggiunto "dobbiamo scegliere tra il giudizio di un'agenzia di rating o gli interessi dei cittadini. Non possiamo pensare di stare dietro ai giudizi di un'agenzia ma poi pugnalare alle spalle gli italiani. Per ascoltare quelle agenzie negli anni si sono fatti jobs act, legge Fornero e piaceri alle banche".
Martedì riunione della Lega
Per la Lega, il presidente leghista della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi ieri aveva affermato però che "non risultano impegni nuovi dell'Italia rispetto all'Ue, tranne quelli che devono essere contrattati: sul futuro cominceremo a discutere martedì, con la riunione della Lega. E poi vedremo il da farsi".
Oettingher: è interesse Ue avere un'Italia stabile
Intanto, in un’intervista al Corriere della Sera, il commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettingher, spiega cosa si attende Bruxelles dal governo italiano: “È interesse europeo avere un'Italia stabile ma è importante essere credibili: vale per i conti, la competitività, la stabilità di lungo periodo. L'obbligo di mantenere finanze pubbliche sane è europeo ma anche di ciascun Paese di fronte a se stesso". Quanto alla minaccia italiana di veto sui pagamenti annuali nel bilancio Ue, il commissario ricorda che "versare quanto pattuito è un obbligo che nessuno ha mai violato dagli Anni '50 perché' l'Ue ha bisogno di entrate per funzionare".
Tempi e scadenze
Il tempo stringe: nella Nota di aggiornamento al Def da compilare entro il 27 settembre nella quale i numeri sul deficit indicheranno come si potrà muovere il governo per la manovra tra aumenti dell'iva da disinnescare, flat tax e reddito di cittadinanza. Solo per quest'ultimo il conto, per il potenziamento dei centri per l'impiego è di 2 miliardi. Rinunciando ad una riduzione del deficit si potrebbe contare su circa 10 miliardi di maggiori risorse, utili per disinnescare la mina dell'Iva. Per le altre misure bisognerà mettere a punto risparmi e spending review. C'è inoltre il nodo della riforma delle pensioni. Martedì la Lega ha annunciato una riunione per fare il punto sulla manovra, prima dell'Eurogruppo e dell'Ecofin del prossimo fine settimana preparandosi a incontrare gli europei e i rappresentanti della Commissione a Vienna, per Eurogruppo ed Ecofin. L'Ue aspetta di vedere cosa sarà scritto nero su bianco sul programma di stabilità da inviare a Bruxelles entro metà ottobre, con i margini di flessibilità che ci sono e di cui l'Italia ha già usufruito. Per Tria una difficile quadratura del cerchio.