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Unicredit, il ceo Mustier: "Facebook non etico, rapporti interrotti"

Economia
La sede di Unicredit in piazza Gae Aulenti, a Milano (Getty Images)

La banca ha definito "non appropriato" il comportamento del social network dichiarando che non lo utilizzerà fino a quando la piattaforma di Mark Zuckerberg non darà maggiori garanzie

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Unicredit non collaborerà con Facebook. La seconda banca italiana per capitalizzazione di borsa ha "interrotto ogni interazione" con il social network. Questo ha detto, nel corso della conferenza di presentazione dei risultati semestrali, l'amministratore delegato Jean Pierre Mustier a chi chiedeva se il gruppo fosse intenzionato a condividere i suoi dati con il social network. "Noi non dividiamo i nostri dati con altri", ha sottolineato.

"Facebook non etico"

"Prendiamo le questioni di business ed etica molto seriamente", ha affermato Mustier. E secondo l'istituto di Piazza Gae Aulenti, la piattaforma di Mark Zuckerberg "non si sta comportando in modo appropriato". Ecco perché “Unicredit come gruppo non sta utilizzando Facebook per ordine del ceo e non lo utilizzerà fino a quando non avrà un comportamento etico". La domanda sul possibile scambio di dati deriva da una notizia, pubbllicata sul Wall Street Journal e poi smentita da Menlo Park, secondo la quale Facebook starebbe intavolando trattative per ricevere informazioni dai clienti degli istituti in cambio dei servizi sul social network.

I risultati semestrali

Mustier ha anche presentato i risultati del primo semestre, chiuso con un utile netto di 2,1 miliardi, in crescita del 15,3% rispetto allo stesso periodo del 2017 nonostante ricavi in calo del 2,5%, a 10,1 miliardi. Confermati i target dell'attuale piano, che si chiuderà nel 2019. "È basato sulla crescita organica e tutto il team è focalizzato solo sulla sua realizzazione", ha spiegato il ceo di Unicredit. "Siamo solo a metà strada della maratona, al ventunesimo chilometro, e quando sei a metà strada di una maratona non pensi alla maratona successiva ma pensi a finire quella che stai correndo". Per i prossimi anni, quindi, Mustier si è limitato a dire che l'annuncio di un nuovo piano arriverà prima della fine del 2019. L'ad ha quindi affermarto: "L'Europa ha bisogno di forti banche paneuropee, intendiamo essere una delle poche banche paneuropee vincenti", definendo comunque "molto bassa" la probabilità di grandi fusioni con istituti oltreconfine. "Non escludo poche e piccole operazioni", questa la previsione dell'amministratore delegato.