Warren Buffett sfiducia Ibm e vende un terzo delle sue azioni

Economia
Buffett si è confermato anche nel 2016 come secondo uomo più ricco del mondo per Forbes (Getty Images)

L'uomo d'affari ha motivato la sua scelta affermando di non valutare più il gruppo come sei anni fa, quando entrò nel capitale. Il motivo? La forza dei concorrenti

Quando un grande azionista si muove, il mercato non può far altro che rispondere. Ancora di più se il grande azionista ha un nome pesante: Warren Buffett. L'uomo d'affari ha ceduto un terzo della quota detenuta nel capitale di Ibm (tramite il suo fondo d'invetimento, Berkshire Hathaway). La notizia ha causato alla borsa americana un netto calo del titolo Ibm superiore al 2,5%.

L'operazione di Buffett

Se la mossa è già una dimostrazione di sfiducia, a rincarare la dose ci ha pensato la chiarezza di Buffett. Le quote sono state cedute tra il primo e il secondo trimestre perché, ha affermato, "non valuto più Ibm come sei anni fa, quando ho cominciato a investire". Buffett aveva iniziato a rafforzare la propria posizione nel 2011, acquisendo il 5,5% del capitale con un investimento di 10,7 miliardi. Negli anni, è diventato il principale azionisti: alla fine del 2016, la sua quota aveva un valore stimato di 13,5 miliardi di dollari. Buffett ha quindi deciso di passare al realizzo, prevedendo un ribasso futuro.

Perché Buffett vende Ibm

L'aria (e le aspettative) rispetto al 2011 sarebbeo quindi cambiate. "Ho rivalutato l'azienda un po' al ribasso" ha continuato Buffett. Il problema non starebbe tanto nella solidità del gruppo quanto nella forza dei suoi concorrenti: "Ibm è una società grande e forte, ma oggi ha anche grandi concorrenti". A convincere uno degli uomini più ricchi del mondo non è bastato un il recupero notevole registrato nel corso del 2016, quando il titolo ha guadagnato il 21%. Il rialzo, infatti, non è riuscito a compensare il calo vissuto dopo il 2013, quando le azioni Ibm avevano superato i 210 dollari (contro gli attuali 155). La cessione arriva a pochi giorni dalla lettera che ogni anno il miliardario invia ai suoi azionisti, dando importanti indizi agli investitori che seguono i suoi consigli.

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