I sindacati proclamano una mobilitazione di 4 ore per chiedere modifiche alla manovra. Squinzi avverte: "Nessuna porcheria in Parlamento". E poi accusa: "Buono il metodo, scarso il risultato". Il premier: "L'aumento degli stipendi di 14 euro è falso"
Quattro ore di sciopero con manifestazioni territoriali per chiedere il cambiamento della legge di stabilità (LE MISURE). E' questa la decisione assunta dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti, nella mattinata di lunedì 21 ottobre. L'astensione dal lavoro avverrà in una data da qui fino a metà novembre. "Questa legge impedisce la crescita" affermano le tre sigle sindacali. Intanto però dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, arriva l'invito al governo a non modificare la legge di stabilità con "le solite porcate" in Parlamento.
Il premier Enrico Letta replica in serata. ''Penso che i sindacati siano libere di fare completamente il loro lavoro, fare contratti, scioperare quando non sono contenti. Non mi scandalizzo''. Ma certo - sostiene il presidente del Consiglio - la loro è stata una ''risposta precipitosa''. E a proposito dello studio della Cgia che aveva ipotizzato un aumento di14 euro in busta paga per i lavoratori, il premier risponde: "E' falso. La cifra se l'è inventata qualcuno per farci del male. In Italia se qualcuno fa qualcosa, parte un grandissimo sforzo per denigrarlo".
In precedenza, intevenendo a un convegno di Confindustria sull'agenda digitale, Letta aveva ammonito: "In questi mesi ho imparato che si blocca tutto quando non si scioglie alla radice il problema dei cosiddetti concerti, quando non si riesce a dire 'no' a un ministero. La prima cosa è quella di stilare le priorità e dire chi comanda. Meno concerti ci sono e più una cosa funziona".
Il viceministro Stefano Fassina apre però ai sindacati: "Ho grande rispetto per i lavoratori quando si mobilitano, dopodiché il governo è pronto a discutere, per cui, forse, si può fare un passaggio per vedere se sono possibili" interventi sui punti indicati dai sindacati.
24 senatori Pdl a favore L. Stabilità - Intanto nella giornata di lunedì 21 ottobre 24 senatori del Pdl hanno sottoscritto un documento in difesa della legge di stabilità dagli attacchi di parlamentari dello stesso partito.
Sciopero di 4 ore - La legge di stabilità così come è stata varata "non determina un cambiamento e quindi il Paese rischia di perdere ancora una volta" ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine della riunione con i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, aggiungendo: "E' chiaro che, se dopo annunci e promesse, è stata confezionata in questo modo, non c'è sufficiente consapevolezza da parte del governo che bisogna cambiare passo" e quindi i termini della politica economica. "Sono cinque anni che si ripetono finanziarie che non danno
risposte al Paese", con il rischio di mantenerlo "in uno stato recessivo. Bisogna avere il coraggio di spostare i pesi. Bisogna fare una scelta politica e decidere da dove far ripartire il Paese", ha aggiunto Camusso. Infine, rispondendo al viceministro dell'economia, Stefano Fassina, che aveva definito un "grave errore" la possibilità di sciopero dei sindacati ha precisato: "L'errore di questa legge di stabilità è stato non mettere i lavoratori al centro".
Squinzi: "Evitare porcate in Parlamento" - Intanto, sempre nella mattinata di lunedì 21 ottobre, parlando all'assemblea degli industriali delle Imprese Meccaniche, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha espresso "il forte timore che nella fase di passaggio di conversione della legge di stabilità saltino fuori le porcherie, le porcate del passato. Mi auguro che questo non succeda". E aggiunge: la situazione in Italia "è complicatissima. Quando ho accettato la presidenza di Confindustria non pensavo di arrivare in un momento così complicato. Se l'avessi saputo prima non so se mi sarei candidato". Infine, il presidente degli Industriali si è augurato che l'attuale governo resti in carica almeno fino a tutto il 2015. Perché la presidenza italiana della Ue sia utile, ha aggiunto, "abbiamo bisogno di stabilità politica e mi auguro che il governo possa durare anche qualche mese più in là, visto che da maggio ad ottobre 2015 abbiamo l'Expo e presentarsi in una situazione di instabilità politica non sarebbe positivo".
Squinzi: "Taglio del cuneo fiscale deludente, non avrà effetti" - Facendo poi riferimento all'appello lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "che ha menzionato mancanza di coraggio", il presidente di Confindustria tiene a sottolineare che "la mancanza di coraggio non è nostra, degli imprenditori, ma del governo che non ha messo mano a una forte revisione della spesa pubblica". E ha ribadito che "le misure sono insufficienti" (VIDEO).
Il premier Enrico Letta replica in serata. ''Penso che i sindacati siano libere di fare completamente il loro lavoro, fare contratti, scioperare quando non sono contenti. Non mi scandalizzo''. Ma certo - sostiene il presidente del Consiglio - la loro è stata una ''risposta precipitosa''. E a proposito dello studio della Cgia che aveva ipotizzato un aumento di14 euro in busta paga per i lavoratori, il premier risponde: "E' falso. La cifra se l'è inventata qualcuno per farci del male. In Italia se qualcuno fa qualcosa, parte un grandissimo sforzo per denigrarlo".
In precedenza, intevenendo a un convegno di Confindustria sull'agenda digitale, Letta aveva ammonito: "In questi mesi ho imparato che si blocca tutto quando non si scioglie alla radice il problema dei cosiddetti concerti, quando non si riesce a dire 'no' a un ministero. La prima cosa è quella di stilare le priorità e dire chi comanda. Meno concerti ci sono e più una cosa funziona".
Il viceministro Stefano Fassina apre però ai sindacati: "Ho grande rispetto per i lavoratori quando si mobilitano, dopodiché il governo è pronto a discutere, per cui, forse, si può fare un passaggio per vedere se sono possibili" interventi sui punti indicati dai sindacati.
24 senatori Pdl a favore L. Stabilità - Intanto nella giornata di lunedì 21 ottobre 24 senatori del Pdl hanno sottoscritto un documento in difesa della legge di stabilità dagli attacchi di parlamentari dello stesso partito.
Sciopero di 4 ore - La legge di stabilità così come è stata varata "non determina un cambiamento e quindi il Paese rischia di perdere ancora una volta" ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine della riunione con i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, aggiungendo: "E' chiaro che, se dopo annunci e promesse, è stata confezionata in questo modo, non c'è sufficiente consapevolezza da parte del governo che bisogna cambiare passo" e quindi i termini della politica economica. "Sono cinque anni che si ripetono finanziarie che non danno
risposte al Paese", con il rischio di mantenerlo "in uno stato recessivo. Bisogna avere il coraggio di spostare i pesi. Bisogna fare una scelta politica e decidere da dove far ripartire il Paese", ha aggiunto Camusso. Infine, rispondendo al viceministro dell'economia, Stefano Fassina, che aveva definito un "grave errore" la possibilità di sciopero dei sindacati ha precisato: "L'errore di questa legge di stabilità è stato non mettere i lavoratori al centro".
Squinzi: "Evitare porcate in Parlamento" - Intanto, sempre nella mattinata di lunedì 21 ottobre, parlando all'assemblea degli industriali delle Imprese Meccaniche, il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha espresso "il forte timore che nella fase di passaggio di conversione della legge di stabilità saltino fuori le porcherie, le porcate del passato. Mi auguro che questo non succeda". E aggiunge: la situazione in Italia "è complicatissima. Quando ho accettato la presidenza di Confindustria non pensavo di arrivare in un momento così complicato. Se l'avessi saputo prima non so se mi sarei candidato". Infine, il presidente degli Industriali si è augurato che l'attuale governo resti in carica almeno fino a tutto il 2015. Perché la presidenza italiana della Ue sia utile, ha aggiunto, "abbiamo bisogno di stabilità politica e mi auguro che il governo possa durare anche qualche mese più in là, visto che da maggio ad ottobre 2015 abbiamo l'Expo e presentarsi in una situazione di instabilità politica non sarebbe positivo".
Squinzi: "Taglio del cuneo fiscale deludente, non avrà effetti" - Facendo poi riferimento all'appello lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "che ha menzionato mancanza di coraggio", il presidente di Confindustria tiene a sottolineare che "la mancanza di coraggio non è nostra, degli imprenditori, ma del governo che non ha messo mano a una forte revisione della spesa pubblica". E ha ribadito che "le misure sono insufficienti" (VIDEO).