Saldo Imu 2024, pagamento della seconda rata entro il 16 dicembre: cosa c'è da sapere

Economia
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Introduzione

Entro il 16 dicembre bisogna pagare il saldo Imu per il 2024, lo prevede la Legge n. 160 del 2019. Si tratta della seconda rata di pagamento, che segue la prima di giugno. Entro la stessa data andrà versato anche l’eventuale conguaglio dovuto in caso di variazione delle aliquote da parte del proprio Comune

Quello che devi sapere

Che cos’è l’Imu e su cosa si paga

  • L’imposta municipale propria (Imu), è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, di aree fabbricabili e di terreni agricoli. È dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing. La data da cerchiare in rosso, quest'anno, è quella del 16 dicembre: è il giorno entro cui bisogna pagare il saldo per il 2024

Per approfondire: Imu 2024, come funziona e a chi spetta l'esenzione sulla prima casa? Cosa sapere

Come si calcola l’Imu

  • Per calcolare l’Imu 2024 bisogna determinare la base imponibile, che è data dalla rendita catastale dell’immobile per il 5% e poi moltiplicata per un coefficiente che varia a seconda della categoria catastale. Sulla base imponibile ottenuta si applica quindi l’aliquota applicata dal Comune di riferimento

Le modalità per pagarla

  • Per pagare l'Imu si deve utilizzare un modulo F24: è possibile recarsi in banca o in posta, oppure fare riferimento ai servizi online dei principali istituti bancari. In alternativa si può usare anche con bollettino postale o il servizio PagoPA

Alcune istruzioni per compilare l’F24

  • Prima di tutto va ricordato che il versamento deve essere eseguito a favore del comune in cui si trova l'immobile: è necessario quindi inserire il relativo codice catastale nel campo "codice ente/codice comune". Se si è proprietari di più immobili si possono compilare più righe nello stesso Modello F24. Non va compilata invece la sezione "Rateazione/mese rif.", perché l’importo non può essere rateizzato. SI può anche usare il Modello F24 semplificato e in questo caso bisogna ricordarsi di indicare nella colonna "Sezione" il codice "EL"

I principali codici tributo

  • Ecco alcuni dei codici tributo più diffusi, da inserire nell’apposita voce: 3913 per fabbricati rurali a uso strumentale; 3914 per i terreni; 3916 per le aree fabbricabili; 3918 per altri fabbricati

Devono pagare la propria quota anche i comproprietari

  • Il regolamento comunale stabilisce qual è l’ammontare minimo da versare o da rimborsare: l’importo minimo in ogni caso non può essere inferiore a 12 euro, considerando l’ammontare dell’imposta complessivamente dovuta nell’anno. Se sono presenti comproprietari, anche questi dovranno versare in autonomia la propria quota. Da tenere a mente: ogni possessore è responsabile della propria obbligazione tributaria

Le aliquote Imu

  • Una è ordinaria (immobili diversi dalla abitazione principale e altri immobili), ed è pari allo 0,86%. I comuni possono aumentarla fino all’1,06 o diminuirla fino all’azzeramento. È possibile inoltre aumentare ulteriormente l’aliquota al ricorrere di determinate condizioni. L’altra è ridotta e riguarda l’abitazione principale di lusso e le relative pertinenze: è pari allo 0,5%. I comuni possono aumentarla oppure diminuirla fino all’azzeramento

Verificare eventuali cambiamenti di aliquote

  • Lo scorso 28 ottobre i Comuni che hanno apportato modifiche alle aliquote hanno dovuto pubblicare le relative delibere. Prima di pagare è perciò necessario verificare se ci sono stati cambiamenti nel proprio Comune 

Cosa devono fare i Comuni dal 2025

  • Nel frattempo è stata resa disponibile dal Mef l’applicazione informatica con cui i Comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali modificare le aliquote Imu ed elaborare e trasmettere il relativo Prospetto per l’anno di imposta 2025. Si trova all’interno del Portale del federalismo fiscale, nella sezione denominata “Gestione IMU”. Dal primo gennaio i comuni che intendono cambiare le aliquote sono tenuti a usare questo strumento. Le aliquote stabilite dai Comuni nel Prospetto hanno effetto, ai sensi dell'art. 1, comma 767, della legge n. 160 del 2019, per l'anno di riferimento, a condizione che lo stesso Prospetto sia pubblicato sul sito internet del Dipartimento delle finanze del Ministero dell'economia e delle finanze entro il 28 ottobre dello stesso anno

Chi non deve pagare l’Imu

  • Non sono tenuti ad effettuare il versamento dell’Imu i proprietari degli immobili che rientrano nelle seguenti categorie catastali: A/2 abitazioni di tipo civile; A/3 abitazioni di tipo economico; A/4 abitazioni di tipo popolare; A/5 abitazioni di tipo ultrapopolare; A/6 abitazioni di tipo rurale; A/7 abitazioni in villini  

Per approfondire: Imu, dal 2025 al via le aliquote predeterminate per i Comuni