Alitalia: si dimette l’ad Ragnetti, interim a Colaninno

Economia
Andrea Ragnetti, amministratore delegato dimissionario di Alitalia, nel dicembre scorso brindava a Fiumicino a bordo del Md80 in occasione dell'ultimo volo
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Cambio al vertice della compagnia. Il presidente assume le cariche in attesa delle nuove nomine. Nel 2012 le perdite salgono a 280 milioni di euro, in aumento rispetto ai 69 del 2011. Il gruppo l’anno scorso ha trasportato oltre 24 milioni di passeggeri

Andrea Ragnetti lascia Alitalia dopo una riunione durata circa sei ore. Ragnetti e il consiglio di amministrazione della compagnia “hanno concordato la risoluzione consensuale dei rapporti fra loro intercorrenti”, spiega la società. Ragnetti ha quindi rassegnato le dimissioni “da consigliere e amministratore delegato di Alitalia e di Air One, nonché da direttore generale di Alitalia". Dimissioni che il cda ha accettato.

Interim a Colaninno. Fino alla nomina di un nuovo ad, il consiglio di amministrazione “ha attribuito ad interim le deleghe al presidente Roberto Colaninno”. Colaninno, “coadiuvato dai due vice presidenti Elio Catania e Salvatore Mancuso”, curerà il processo di ricerca del nuovo amministratore delegato.

Nel 2012 perdite per 280 milioni. Il gruppo chiude i conti del 2012 con perdite nette pari a 280 milioni di euro. Perdite, quindi, in forte aumento rispetto ai 69 milioni del 2011. Pesano sul risultato netto, spiega Alitalia, “91 milioni di euro di oneri dovuti a svalutazioni, manutenzioni e vendite di aerei, nell'ambito del rinnovamento della flotta conclusosi a dicembre 2012”. In crescita i ricavi, +3,3 per cento a 3.594 milioni. Negativo per 119 milioni il risultato operativo (-6 mln nel 2011).

Oltre 24 milioni di passeggeri. Il gruppo Alitalia “ha trasportato nel 2012 oltre 24 milioni e 275 mila passeggeri", con un "load factor (il tasso di riempimento degli aerei) al 74,6 per cento (+ 1,8% rispetto al 2011)".

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