Vertice Merkel-Monti: “Insieme supereremo la crisi”

Economia

La cancelliera si complimenta con Roma per “le molteplici riforme fatte in tempi rapidi”. Il premier: “Confermiamo la nostra determinazione a proseguire sulla strada del risanamento di bilancio”. E sottolinea: "L'Italia non ha bisogno di sostegno"

Insieme affronteremo le difficoltà e supereremo la crisi dell'Eurozona. Questo il messaggio che arriva dal premier Mario Monti e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel durante la conferenza stampa congiunta al termine del nuovo bilaterale a Roma. Un incontro in cui il presidente del Consiglio ha confermato "ad Angela Merkel la determinazione del governo italiano, che conosce e credo apprezzi, a proseguire sulla strada del contenimento di bilancio, della disciplina fiscale e delle riforme strutturali in una prospettiva crescita". E la cancelliera tedesca ha ribadito che l'Italia e la Germania lavoreranno insieme per rafforzare la crescita. "Sono sempre riuscita a trovare un'intesa con Mario" ha sottolineato spiegando che le riforme del premier sono "ottime" e la Germania le condivide. Poi ammette: "Se i nostri vicini non stanno bene anche noi non manterremo la prosperità".

Monti: "Procediamo per evitare l'aumento dell'Iva"- "L'Unione europea ha bisogno di un ulteriore impulso e credo che i nostri due Paesi siano tra quelli più disposti ad andare verso una condivisione di sovranità se questo può voler dire strumenti di politica economica più efficaci per portare l'intera Unione europea a un livello di competitività nel quale la Germania è un esempio illustre" ha detto il presidente del Consiglio. Bisogna muoversi per "superare stereotipi e pregiudizi nelle nostre opinioni pubbliche, che possono essere il fattore dirompente più negativo e il maggiore ostacolo al processo di integrazione europea".
Sulla situazione italiana ha aggiunto: “Dopo la riforma del mercato del lavoro stiamo procedendo in un esercizio impegnativo ma molto importante di revisione e riduzione della spesa pubblica, sia per evitare sprechi sia per evitare l'aumento di 2 punti dell'Iva altrimenti necessario dal primo ottobre”.

Merkel: "Bene le riforme del governo Monti" - Sulle riforme portate a termine il premier Monti ha ricevuto i complimenti da parte di Berlino. “Il governo Monti ha già intrapreso molteplici riforme in tempi rapidi, e ci ha annunciato che altre decisioni fondamentali stanno per arrivare" ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel (VIDEO). "Collaboriamo molto bene con Monti e il suo governo, abbiamo bisogno di tale intensità di scambio ed è necessario rafforzarla giorno per giorno": siamo tutti "operosi e diligenti". E ha aggiunto: "Italia e Germania sono decisi ad affrontare insieme le difficoltà e la crisi della zona euro. Oggi con Mario Monti abbiamo parlato di come rafforzare la crescita in Europa".

Merkel: "Anche da noi riforme impopolari" - Anche in Germania sono state fatte riforme 'impopolari', ma "sono convinta che sia stata fatta la cosa giusta per le giovani generazioni".  "Quando sono diventata cancelliera federale in Germania c'erano cinque milioni di disoccupati - ha ricordato Merkel - abbiamo fatto cose per cui ancora sono tristi in Germania, molta gente ancora non l'ha capito. Ma sono convinta che sia stata fatta la cosa giusta per i nostri figli e per i figli dei nostri figli. Si tratta di lasciare spazio alle future generazioni per nuove strade, infrastrutture, investimenti. Si tratta di giustizia e di equità. Quando arrivano i successi - ha concluso - e arriveranno anche in Italia, i punti di vista cambiano".

Monti: "L'Italia non ha bisogno di sostegno" - L'Italia non farà domanda per utilizzare i meccanismi di stabilizzazione finanziaria. Lo dice Mario Monti, ribadendo che il nostro Paese "non ha bisogno di sostegno" e non si trova nelle condizioni in cui si trovavano la Grecia, l'Irlanda e il Portogallo.  Il premier ha ricordato che "come risultato di decenni di politica di bilancio non rigorosa il nostro Paese ha accumulato un grande debito pubblico e i titoli italiani risentono di questo". Ma a parte "il desiderio italiano di rafforzare i meccanismi della stabilità - ha aggiunto - c'è un modo in cui l'Italia si sta sforzando, ed è quello di mettere sotto controllo il suo disavanzo pubblico, che sarà del 2% del Pil, circa la metà di quello medio della Ue.


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