Facebook lancia l’App Center e scommette sul mobile

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La nuova piattaforma partirà con 600 applicazioni selezionate in versione desktop, iOS e Android. Già disponibile negli Stati Uniti, arriverà in Europa nelle prossime settimane. Intanto l'italiana Fubles spicca nella sezione "Sport"

di Eliano Rossi

La novità non sta nel nome, ma nella sua logica. La nuova scommessa di Mark Zuckeberg si chiama App Center ed è stata annunciata giovedì 7 giugno ai suoi 901 milioni di utenti. Servirà a Facebook per provare a conquistare il mercato del mobile. Partirà con 600 applicazioni ben selezionate, che verranno proposte in base a due criteri: le più scaricate dai nostri amici e le più votate dai naviganti, unendo così il concetto di qualità, con la probabilità che trovino il nostro interesse sfruttando l’aspetto “social” del network.

L’annuncio è arrivato tramite un post nella sezione News di Facebook, confermando il primo grande passo verso un mercato dinamico che promette ricchi profitti, fatto di giochi, programmi e utility. Il Juniper Research ha stimato che arriverà ad avere un valore di 50 miliardi di dollari entro il 2016.

L’App Center, precisano da Palo Alto, non farà concorrenza agli App store di Apple e Android. Al contrario, gli porterà un grande traffico e si integrerà con loro. Quando si proverà a scaricare un’applicazione dal Center, si verrà reindirizzati verso il market di riferimento del dispositivo dell’utente, che permetterà il download del gioco, programma o dell’utility scelta. Inoltre sarà introdotta la funzione “Send to mobile” nel caso ci si trovasse sul computer di casa e si volesse installare un’applicazione sul proprio cellulare o tablet. Tra le app spicca anche il caso di Fubles, dedicata agli appassionati di calcetto: è l'unica italiana, nella categoria "Sport" (al quinto posto tra le prime 10 segnalate).

La mossa dell’azienda di Mark Zuckeberg punta a far trascorrere più tempo agli utenti su Facebook, allontanandoli dai social network concorrenti. Inoltre, nonostante da Palo Alto abbiano smentito, potrebbe trattarsi di un’ottima base di lancio per un eventuale Facebook phone, che nascerebbe intorno a un mercato della applicazioni già rodato.

Se c’è un settore in cui il più grande social network del mondo non riesce ancora a sfondare è quello della pubblicità sui dispositivi mobili. A differenza di Twitter, che vende pubblicità sui cellulari solo da Febbraio ed ha già annunciato che a maggio ha ricavato di più da tablet e telefonini che dai computers, i numeri di Facebook sono deludenti. Dei 3.7 miliardi di dollari di ricavi dal mercato pubblicitario raccolti nel 2011, la porzione proveniente dal mobile è stata irrisoria, tanto che Mark Zuckerberg era stato costretto ad esplicitarlo agli investitori prima della quotazione in borsa.

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