Nomine pronte per Eni, Enel, Finmeccanica

Economia

Secondo indiscrezioni di stampa, spuntano i nomi di Recchi e Colombo nei ruoli di presidenza. Per Finmeccanica si prevede la conferma di Guarguaglini. Non sono attesi scossoni nelle altre due società a controllo pubblico, Terna e Poste Italiane

Giuseppe Recchi potrebbe sostituire Roberto Poli alla presidenza di Eni, Paolo Andrea Colombo andrebbe al posto di Piero Gnudi come presidente di Enel, mentre dovrebbe lasciare il ruolo di ad per mantenere la presidenza di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Al ruolo di ad è candidato Giuseppe Orsi. Queste le indiscrezioni di stampa (GUARDA LA RASSEGNA) a qualche ora dall'ufficializzazione delle nomine nelle società pubbliche. E' partito infatti il conto alla rovescia.
Le liste del Tesoro, però, arriveranno solo oggi a Borsa chiusa, ma le ultime limature di domenica 3 aprile, soprattutto sul nodo ancora aperto del vertice di Finmeccanica e sulla presidenza dell'Enel, avrebbero portato a una soluzione in grado di mettere tutti d'accordo.
La soluzione, che dovrebbe soddisfare in particolare la Lega, prevede la conferma per il presidente Pierfrancesco Guarguaglini, che però dovrà abbandonare la poltrona di amministratore delegato al tandem formato da Giuseppe Orsi, interno al gruppo e attuale amministratore delegato di Agusta Westland, e Giuseppe Zampini, al momento amministratore delegato di Ansaldo Energia, con Alessandro Pansa direttore generale.
Sistemata la compagine della holding attiva nella difesa e nell'aerospazio, la Lega non farebbe più pressioni per ottenere un'altra poltrona di peso. Già archiviata l'ipotesi Roberto Castelli alla guida di Terna, per la legge dell'anno sabbatico, finirebbe in soffitta anche l'idea di affidare la presidenza dell'Enel a Gianfranco Tosi.
I vertici della spa elettrica, tuttavia, non verrebbero confermati in blocco: se sull'ad Fulvio Conti non sembrano esserci ostacoli, il presidente Piero Gnudi potrebbe invece essere in bilico. A sostituirlo potrebbe essere l'attuale presidente e a.d. di General Electric Sud Europa, Giuseppe Recchi: la scelta avrebbe un forte sapore anti-francese (General Electric, con Westinghouse, sviluppa l'Ap1000, il reattore concorrente dell'Epr di Edf), piacerebbe quindi al ministro dell'Economia Giulio Tremonti e non scontenterebbe la Lega.
All'Eni spunta il nome di Giuseppe Recchi. Riconferma invece per l'ad Paolo Scaroni.

Non sono attesi scossoni nelle altre due società a controllo pubblico, Terna e Poste Italiane. La società proprietaria della rete elettrica rimarrebbe in capo a Luigi Roth come presidente e a Flavio Cattaneo per quanto riguarda la gestione operativa. Nessun cambiamento neanche alle Poste italiane: Massimo Sarmi rimarrebbe amministratore delegato e Giovanni Ialongo presidente.

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