L'1,8% del Pil italiano? E' merito dei nonni

Economia
Una nonna insieme al nipote in una foto d'archivio
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Dedicano milioni di ore ai nipoti e fanno volontariato. Così, secondo uno studio dell'Ires Cgil, gli anziani contribuiscono per 18,3 miliardi di euro l'anno al prodotto interno lordo

Contribuiscono per 18,3 miliardi l'anno, ossia per l'1,2% del Pil, alla ricchezza del Paese ma pochi lo sanno: è la stima del "valore" dei nonni italiani, vale a dire quegli anziani che offrono attività d'aiuto informale, badano ai nipotini oppure fanno volontariato. E' quanto si evince dall'ultima ricerca dell'Ires, l'Istituto di ricerche economiche e sociali della Cgil, "Il capitale sociale degli anziani".

La ricerca - Il dato è stato elaborato sulla base di una serie di opzioni e di calcoli fondati su selezione di dati ed elaborazioni sulle quantità di tempo erogato dagli anziani per gli aiuti informali e volontari e costi orari per prestazioni equivalenti. Ad esempio per la cura dei bambini, secondo la ricerca, il contributo degli anziani non si limita al valore intrinseco dell'attività ma è a sua volta generatore di economie esterne positive, specie a favore delle donne e in generale a vantaggio delle famiglie italiane.

Il valore elle coccole - Il "valore" economico, di coccole e quant'altro, può essere valutato per la ricerca in oltre 1,3 milioni di euro l'anno. In particoalre, i campi di "applicazione" e cioè in cui gli anziani offrono il loro contributo sono due: quello dell'attività di cura delle persone e quello delle attività di interesse collettivo.
Gli over 54 impegnati nell'aiuto gratuito sono oltre 4,7 milioni e garantiscono ogni quattro settimane circa 150 milioni di ore d'aiuto. Queste rappresentano oltre il 50% dell'intero monte ore dell'aiuto informale e gratuito erogato dai cittadini italiani (circa 300 mln di ore) con una particolare concentrazione nell'aiuto rivolto a bambini e minori (circa l'80% delle ore complessivamente dedicate) e con una forte presenza anche nell'aiuto ad altri adulti (circa il 40% delle ore complessive).
Il valore di queste attività - al netto dell'aiuto rivolto ai bambini - può essere paragonato per l'Ires ad un monte retribuzioni di circa 348.660.984 euro per quattro settimane, ovvero 4 milioni e 183.931.808 euro l'anno.

Milioni di ore dedicate ai nipoti -
Per quanto riguarda invece i bambini, in Italia ci sono circa 6 milioni e 911 mila nonni. Di questi, 963 mila non si prendono mai cura dei nipoti mentre lo fanno in 5 milioni e 948 mila. Secondo le elaborazioni, l'impegno dei nonni può essere quantificato tra i 103 e i 194 milioni di ore ogni quattro settimane. Valore? Una cifra compresa tra 566.600.094 e 1 milione e 63.541.378 euro per quattro settimane. Se si considera il risparmio assicurato dal lavoro dei nonni nella cura dei nipoti, esso si può quantificare in una cifra compresa tra i 495.600.000 euro e i 1.321.600.000 euro l'anno.

Un esercito di volontari - Quanto invece all'attività di volontariato, le persone con un'età uguale o superiore ai 55 anni sono 304.355 csu un totale di circa 826.000 volontari. Di questi, i volontari sistematici rappresentano il 57,3%. Tale impegno, se considerato al netto delle attività di volontariato non associabili al campo socio-sanitario e assistenziale e valutando esclusivamente l'impegno dei volontari sistematici, porta ad una stima di 41.189.772 ore l'anno di volontariato, che possono essere associate ad una cifra compresa tra 298.625.860 e 308.923.264 euro.

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