La denuncia di Violetta Caprotti: "Il mio diamante da 3,5 milioni sostituito con un falso"

Cronaca
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L'imprenditrice, figlia del fondatore di Esselunga, protagonista di un giallo: truffa o furto dietro la sostituzione della pietra preziosa con uno zircone. La procura di Milano apre un fascicolo contro ignoti

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Truffa o furto? È un mistero il caso che vede protagonista Violetta Caprotti, figlia di Bernardo, lo storico fondatore dei supermercati Esselunga, morto nel 2016. La donna ha denunciato la scoperta di uno zircone al posto del diamante da circa 3,5 milioni di euro incastonato in un anello di sua proprietà. La scoperta è avvenuta in occasione della sostituzione della montatura, che Caprotti aveva affidato a una gioielleria di Milano.

Uno zircone al posto del diamante da 13 carati

Sulla vicenda è già stata aperta un'inchiesta per individuare i responsabili della sottrazione della pietra preziosa all'imprenditrice. Negli uffici della procura milanese, Violetta Caprotti si era presentata in compagnia dei suoi legali, come testimone e denunciante. Stando a quanto si è potuto ricostruire riguardo a un'indagine che viaggia sotto traccia da tempo, era stata lei stessa a portare il diamante da 13,4 carati, incastonato in un anello, dal rivenditore nel quale era stato acquistato (un regalo del padre) per far sostituire la montatura.

Aperto un fascicolo a carico di ignoti

I responsabili del negozio l'hanno, però, contattata, non appena hanno iniziato a lavorare sul diamante, dopo essersi resi conto che la pietra era falsa. L'indagine sarebbe nata proprio da un contenzioso tra Violetta Caprotti e il rivenditore che, tuttavia, ha sempre sostenuto che quel diamante era arrivato in negozio già falso. Le uniche certezze, al momento, sembrano essere due: la figlia di Caprotti possedeva una pietra indubbiamente vera, mentre quella che le è rimasta in mano, ad un certo punto, è diventata un falso. Il fascicolo della procura risulta a carico di ignoti e si indaga anche per sapere se si sia trattato di una truffa o di un furto.

Quello strano furto del 2018

A infittire il giallo, altri dettagli. Nel 2018, ad esempio, Caprotti aveva subìto nella sua casa di Londra un furto particolare: Scotland Yard non aveva trovato impronte o scasso sulla cassaforte, dalla quale però i ladri avevano portato via altri due anelli (tra cui uno zaffiro di valore), ma non il diamante in questione. Lasciato lì per errore? O forse sostituito proprio in quel frangente? Agli inquirenti l'arduo compito di far luce sul mistero.

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