
Scandalo ginnastica ritmica, dalle denunce alle indagini sull’allenatrice delle atlete
Nell'autunno 2022, due ex atlete della Nazionale - Nina Corradini e Anna Basta - avevano parlato dei presunti abusi psicologici subìti durante gli anni di allenamenti all'Accademia di Desio: vessazioni, insulti, provocazioni. Spesso legati al peso. Sono partite le inchieste, sia della giustizia sportiva che ordinaria, per accertare quanto rivelato. Il 4 gennaio 2023, la ct Emanuela Maccarani e la sua aiutante Olga Tishina sono state deferite dalla Procura di Federginnastica

Ottobre 2022. Nina Corradini, ex atleta della Nazionale di ginnastica artistica, intervistata da Repubblica, denuncia di aver subìto maltrattamenti durante i suoi anni nel centro dell’Accademia di Desio, dove da sempre si formano le atlete italiane. Abusi psicologici, privazione di cibo, insulti. Finiscono al vaglio dei giudici, civili e sportivi, le posizioni di Emanuela Maccarani (in foto) – direttrice tecnica dell’Accademia di Desio e ct della Nazionale dal 1996 – e della sua assistente Olga Tishina
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La Procura federale della Federginnastica, il 4 gennaio 2023, deferisce le due donne. L'addebito nei loro confronti è quello di aver adottato, nel periodo compreso fino all'estate 2020, "metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l'insorgere di disturbi alimentari e psicologici". In foto: Maccarini con le atlete, Olimpiadi di Tokyo 2020
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Con ordine. Dopo l’intervista di Corradini, alla fine dello scorso anno, era arrivata anche quella di Anna Basta, sua compagna di allenamenti e di gare a Desio e nella Nazionale. Le due raccontano di essere state costrette, tra le altre cose, a pesarsi davanti alle compagne
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La Federazione decide quasi subito di commissariare l’Accademia di Desio per evitare nuovi episodi simili a quelli denunciati. Mentre si apre un'indagine anche davanti alla giustizia ordinaria, il 28 novembre 2022 la testimonianza di Anna Basta entra ufficialmente tra gli atti in mano alla Procura sportiva. Federginnastica dà il via a un pool d’investigazione che, agli organi interni, affianca anche la Procura federale del Coni
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A richiederlo, per ragioni di trasparenza, è stato il procuratore Michele Rossetti. Le parole di Basta e di Corradini (in foto) vengono intanto sentite in audizione, a Roma. Parlano di un “sistema di rigide regole” legate all'attività sportiva agonistica, di rilievo nazionale e internazionale, tra cui ci sarebbe il divieto di consumo di cibi e bevande
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Poi Federginnastica – esaminata la situazione nella palestra di Desio – afferma di non aver trovato elementi di “illeciti disciplinari”: nessuno dei molti “testimoni utili” sentiti avrebbe “mai parlato di maltrattamenti fisici”. Si tratta quindi “di appurare quali siano i metodi di allenamento ed educativi. I limiti dei metodi educativi sono per loro natura in continua evoluzione”

A metà novembre, l’allenatrice Maccarani dice di essere “serena” e di attendere lo svolgimento delle indagini, civili e sportive insieme. Dopo le vacanze di Natale, iniziano ad arrivare i primi provvedimenti. La Procura di Monza fa sapere che “due tecnici” dell’Accademia di Desio, responsabili sia della struttura che della gestione tecnica delle atlete, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Monza per presunti comportamenti vessatori e abusi psicologici nei confronti delle ragazze

Poco dopo si scopre l’identità dei due tecnici: Emanuela Maccarani e Olga Tishina. Mentre la giustizia ordinaria continua a indagare, al momento sono ancora in corso le indagini preliminari, all’inizio del 2023 le due vengono deferite da Federginnastica. Sarà il Tribunale federale a decidere l'assoluzione o la condanna che può prevedere dall'ammonizione all'ammenda, passando alla sospensione da quindici giorni a due anni fino alla radiazione

Al momento la loro posizione - sia davanti alla giustizia ordinaria che sportiva - è ancora da approfondire. In assenza di condanna proseguono il loro lavoro: le ragazze intanto hanno ripreso gli allenamenti a Desio il 2 gennaio, in preparazione dei prossimi impegni internazionali. Maccarani è l'allenatrice più titolata della storia della ritmica italiana: 8 ori mondali, un argento olimpico ad Atene 2004, e due bronzo olimpici a Londra 2012 e Tokyo 2020. È anche Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana e membro della Giunta nazionale del Coni

La vicenda va però al di là di Desio. Si dice che il battito di ali di una farfalla sia capace di provocare effetti a catena dall’altra parte del mondo. Le parole di Corradini e Basta, oltre a dare il via alle indagini su Maccarini e Tishina, hanno scatenato un effetto domino che ha portato decine di atlete a denunciare simili presunti abusi

Sempre lo scorso novembre è trapelata la notizia di un esposto con cui, nell’agosto 2022, le madri di due sorelle 13enni denunciavano i maltrattamenti a carico delle figlie, ora ritiratesi, da parte degli allenatori di una palestra del Bresciano. Il racconto non è così diverso da quello di Basta e Corradini: pressioni per essere sempre più magre di quanto fossero, umiliazioni pubbliche. Il padre di una delle due ragazze, al Corriere del Veneto, ha raccontato: “Mia figlia sognava di diventare una grande ginnasta, invece le hanno fatto passare le pene dell'inferno”

Si scoperchia il vaso di pandora. Arrivano testimonianze di abusi psicologici da tutta Italia, da ex atlete affermate – ne parlano Carlotta Ferlito e Vanessa Ferrari (in foto) – e da giovani ragazze che speravano in una carriera volteggiando sulle travi. Il padre di un’ex ginnasta racconta di aver denunciato, nel 2018, episodi di violenza psicologica e fisica ai danni di sua figlia, che dice essere stata colpita con una clavetta, senza mai avere risposta dal procuratore di Federginnastica Michele Rossetti
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