Polemica su Più Libri Più Liberi, ministro Giuli: "Mai assentarsi se non si è d'accordo"
CronacaZerocalcare ha fatto sapere ieri che non avrebbe partecipato a questa edizione della Fiera. La decisione del fumettista, annunciata con un video e un post su Instagram, è arrivata dopo le polemiche per la presenza della casa editrice Passaggio al Bosco, accusata di distribuire testi che glorificano figure e ideologie nazifasciste e antisemite
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, è intervenuto sulla polemica per la presenza a Più Libri Più Liberi della casa editrice ‘Passaggio al Bosco’, accusata - insieme ai suoi promotori - di distribuire testi che glorificano figure e ideologie nazifasciste e antisemite. L’esponente del governo Meloni ha detto che "la posizione che ritengo più ragionevole è quella dell'Aie" e "mi piace citare Cacciari. Si può giudicare nel peggiore dei modi o inaccettabile un punto di vista di un editore, quale che esso sia, però la risposta più giusta è non censurare e non assentarsi dal dibattito pubblico. Fosse anche un dibattito che si concretizza in una contestazione, entro i limiti naturalmente dell'ordine e delle regole, e contestare, dibattere, discutere. Ma mai rinunciare alla battaglia".
L’intervento del ministro Giuli
Secondo il ministro Giuli il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non venendo a Più Libri Più Liberi "ha fatto la sua scelta. Rispetto le scelte di chiunque, se c'è chi ritiene inabitabile la Nuvola oggi è una sua scelta, non la condivido però la rispetto". Il ministro ha detto di "non credere" che la presenza di Passaggio al Bosco vada contro i principi della Costituzione, "altrimenti non sarebbero stati in grado di accedere alla Nuvola. Esiste un filtro all'ingresso, lo sapete, ve l'ha detto anche il presidente Cipolletta. Il filtro all'ingresso significa aderire ai principi della Costituzione, la Carta Internazionale dei Diritti dell'Uomo. Se mi chiedete cosa penso, mi sembra aver capito, volete pure sapere cosa ne penso io, personalmente io ho giurato sulla Costituzione in cuor mio molto prima di giurare nelle mani del presidente della Repubblica Mattarella, il che vi dà la misura di cosa penso di tutta la faccenda".
L’annuncio di Zerocalcare
Ieri Zerocalcare, nome d'arte di Michele Rech, aveva fatto sapere che non avrebbe partecipato a questa edizione di Più Libri Più Liberi per via della presenza di Passaggio al Bosco, casa editrice che pubblica testi che ritiene "nazisti". L’annuncio è arrivato con un video sui social in cui Zerocalcare parla attraverso i disegni: "Purtroppo ognuno c'ha i suoi paletti, questo è il mio", ha scritto nella descrizione. A seguire, anche Valerio Nicolosi ha annunciato la sua assenza, mentre altri autori hanno dichiarato sostegno al fumettista e altri, invece, hanno preso le distanze come Marco Malvaldi che ha detto: "Si combatte, non ci si ritira". Confermata anche la presenza di Jovanotti, tra i protagonisti più attesi, che non entra nella polemica iniziata giorni fa e rilanciata ieri da una lettera appello di oltre 80 autori ed editori, alcuni dei quali - come Antonio Scurati e Caparezza - non presenti nel programma della fiera.
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Perché Zerocalcare non va a Più Libri Più Liberi
Già lo scorso anno Zerocalcare aveva scelto di non andare all'incontro con Chiara Valerio, dopo la polemica sulla presenza di Leonardo Caffo. "Quest'anno in fiera ci sta una casa editrice che c'ha tutta roba che onestamente pare proprio nazista", e ha fatto l'esempio - tra gli altri - dei libri pubblicati da loro su Léon Degrelle. "Questi - prosegue il fumettista - sono pure militanti che stanno facendo un'operazione politica di livello alto, organizzano campi, svolgono con quei testi un lavoro di formazione che abbraccia tutto l'arco che va dai gruppi neofascisti fino ai giovani dei Fratelli d'Italia". Perciò non intende "partecipare a un'operazione che normalizza la convivenza con questi". E ha attaccato l'Associazione Italiana Editori: "Mi pare che nessuno si ponga più il problema di come si tiene la barra dritta. A una certa uno deve prendere atto che i vertici della cultura di questo paese non hanno né gli anticorpi né lo spessore per arginare questa offensiva. Forse pure per paura che poi quelli si vendicano e chiudono i rubinetti dei finanziamenti, come già hanno fatto in altri settori".
La posizione dell’Aie
Da parte sua l’Aie non ha commentato l’assenza di Zerocalcare, pur essendone dispiaciuta. Nei giorni scorsi l'associazione aveva risposto attraverso il suo presidente, Innocenzo Cipolletta. Aie aveva invocato la "libertà di edizione", ma aveva pure detto che Passaggio al Bosco si era impegnata ad aderire - così come tutti gli altri editori ammessi in fiera - "a tutti i valori espressi nella Costituzione Italiana, nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea e nella Dichiarazione universale dei diritti umani". Per il resto, "saranno i lettori a valutare quei libri", aveva detto Cipolletta, "così come spetterà alla magistratura vigilare e verificare sulla liceità delle azioni e sulla opportunità della presenza di quei testi in un Paese come il nostro dove vige il divieto dell'apologia al fascismo".