Il gruppo, con oltre 32mila iscritti, è stato bloccato e rimosso da Meta dopo l’esplosione del caso lo scorso agosto. Gli utenti, per lo più uomini, postavano foto intime e private delle proprie mogli e compagne a loro insaputa. La polizia postale ha aperto un’indagine per diffusione illecita di foto e video sessualmente espliciti
Ci sarebbe anche una donna tra gli amministratori di “Mia Moglie”, il gruppo Facebook chiuso da Meta ad agosto 2025 per diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti. Sul profilo, con oltre 32mila iscritti per lo più uomini, gli utenti pubblicavano immagini intime di mogli, compagne e altre donne ignare che venivano così esposte ai commenti volgari e sessisti degli iscritti al gruppo. A tre mesi di distanza proseguono le indagini della polizia postale che avrebbe individuato le due persone che gestivano il profilo: insieme a un uomo, che collaborava alla pubblicazione e alla moderazione dei contenuti, ai vertici del gruppo Facebook c’è una donna. A rivelarlo è Repubblica che spiega come i due utilizzassero cellulari intestati a terze persone e sim card anonime per gestire i contenuti e rendere così più difficile l’identificazione da parte delle autorità.
Le indagini
Le indagini sono partite lo scorso 19 agosto, quando è stata scoperta l’esistenza del gruppo su Facebook. Immediata la reazione del gruppo Meta che ha subito rimosso il profilo per "violazione delle nostre policy contro lo sfruttamento sessuale di adulti". Il colosso ha spiegato di non consentire “contenuti che minacciano o promuovono violenza sessuale, abusi sessuali o sfruttamento sessuale sulle nostre piattaforme”. Sul gruppo i migliaia di iscritti, prevalentemente uomini, pubblicavano, condividevano e commentavano le immagini di donne in momenti intimi: foto solitamente rubate o comunque diffuse senza il consenso delle protagoniste. Nel gruppo c’erano uomini di ogni età e professione che passavano il tempo a commentare i corpi di sconosciute o a vantarsi delle proprie mogli.