Eurallumina, operai a 40 metri su silo nel Sulcis: "Mimit ci convochi"

Cronaca
©Ansa

Assemblea permanente dei lavoratori di Portovesme che, "esasperati dall'inerzia istituzionale", hanno deciso la clamorosa azione. Cgil, Cisl e Uil sostengono questa nuova iniziativa di lotta e chiedono che il Mimit, Csf, Mef e presidenza del Consiglio intervengano subito per "stanziare i fondi necessari alla continuità operativa" dell'azienda. Convocato per il 10 dicembre alministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo un tavolo di aggiornamento

ascolta articolo

Nonostante la convocazione del tavolo di Eurallumina per il 10 dicembre va avanti la protesta dei quattro operai a 40 metri sul silo a Portovesme. Sulla sommità della struttura è stata piazzata una tenda che per ora li tiene al riparo dalla forte pioggia. "La riunione tecnica preparatoria del Csf, prevista per il 18 novembre rappresenta un passo avanti. È, invece, inaccettabile la programmazione della riunione per il 10 dicembre e la dice lunga sull'attenzione verso questa vertenza, sulla celerità per la sua soluzione e sull'attenzione verso i lavoratori", dicono Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Rsa che chiediamo un incontro prima del 10. 

La protesta degli operai

Gli operai, che hanno deciso di salire stamani sul silo numero 3, a circa 40 metri di altezza, si sono dichiarati "esasperati dall'inerzia istituzionale". Questa azione ha fatto seguito a un'assemblea permanente. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil appoggiano la mobilitazione. I sindacati richiedono l'intervento immediato di Mimit, Csf, Mef e della presidenza del Consiglio. L'obiettivo della richiesta è lo stanziamento dei fondi, previsti dalla legge, necessari a garantire la continuità operativa dell'azienda, il pagamento di utenze, salari e fatture delle imprese terziste, oltre ad assicurare la prosecuzione delle bonifiche ambientali.

La nota del Mimit

 Il ministro Urso - scrive il ministero in un comunicato - "in linea con il percorso sinora intrapreso dal Mimit, ha dato mandato ai tecnici del Dicastero di sostenere con chiarezza, in ogni sede, la necessità di garantire la continuità produttiva e finanziaria dell'azienda, mettendo in campo ogni azione possibile. L'obiettivo è quello di individuare la soluzione più idonea a consentire la piena ripresa delle attività dell'azienda, in attesa che si completi il confronto sullo sblocco degli asset, in conformità alla vigente disciplina europea".

"Paradossale trattamento ad Euroalumina rispetto altre aziende del settore"

 In una lunga nota diffusa stamani, i sindacati e le rappresentanze degli operai avevano ricordato che "nonostante gli obiettivi già raggiunti ultimo in ordine di tempo l'emanazione del nuovo Dpcm Energia Sardegna, permane ad oggi un ultimo, decisivo ostacolo alla possibilità che Rusal ed Eurallumina possano dare avvio agli investimenti previsti (oltre 300 milioni di euro). La mancata revoca delle sanzioni patrimoniali disposte dal Comitato di Sicurezza Finanziaria (Csf.) nei confronti di Eurallumina, originata dalla nota vicenda riconducibile indirettamente a un azionista del gruppo Rusal. Il provvedimento sanzionatorio, notificato l'8 maggio 2023, ha comportato l'affidamento all'Agenzia del Demanio della custodia e gestione dello stabilimento. Alla soluzione strettamente giuridica deve affiancarsi una soluzione tecnico-politica, necessaria per superare lo stallo e consentire la revoca delle misure". "Riteniamo paradossale - si legge ancora nella nota - la disparità di trattamento applicata all'Eurallumina rispetto ad altre aziende europee consociate della stessa UC Rusal (in Svezia, Germania, Irlanda), dove i rispettivi governi — pur aderendo al regime sanzionatorio — hanno scelto di tutelare le imprese ritenute strategiche, mantenendole operative .

Leggi anche

Ex Ilva, i lavoratori preparano la mobilitazione contro il governo

Assemblea permanente dei lavoratori Di Eurallumina di Portovesme nel Sulcis, che, "esasperati dall'inerzia istituzionale", hanno deciso una clamorosa protesta: un gruppo di operai ha deciso di salire sul silo n. 3, a circa 40 metri di altezza. ANSA/UFFICIO STAMPA +++ +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
©Ansa

La gestione finanziaria dello stabilimento vale 20 milioni all'anno

"Inoltre, la gestione finanziaria dello stabilimento, pari a oltre 20 milioni annui, è stata sostenuta sino a settembre 2025 dalla stessa proprietà (Rusal), mentre la normativa prevederebbe la gestione — anche finanziaria — da parte del Csf tramite l'Agenzia del Demanio con fondi ministeriali". "Il 6 novembre 2025, durante l'incontro tra azienda, Confindustria Sardegna Meridionale, sindacati territoriali e Rsa, Eurallumina ha comunicato di aver fissato al 12 novembre la data entro la quale ottenere certezza sullo stanziamento dei fondi necessari alla gestione.La mancata risposta ha costretto l'azienda a convocare un consiglio di amministrazione, inizialmente previsto in data 14 novembre, poi rinviato alla settimana in corso". 

Leggi anche

Eurallumina: incertezze su gas e porto condizionano riavvio

Cronaca: i più letti