La Corte d'assise d'appello di Venezia ha dichiarato inammissibili - per intervenuta rinuncia - gli appelli proposti dal pubblico ministero e della difesa di Filippo Turetta, condannato per il femminicidio di Giulia Cecchettin. I giudici hanno così confermato la condanna all'ergastolo con l'aggravante della premeditazione
Confermato l'ergastolo per Filippo Turetta. A stabilirlo è stata la Corte d'assise d'appello di Venezia, che ha dichiarato inammissibili - per intervenuta rinuncia - gli appelli proposti dal pubblico ministero e della difesa di Turetta, condannato per il femminicidio di Giulia Cecchettin. I giudici della Corte hanno così confermato la condanna all'ergastolo del 24enne, assente in aula, con l'aggravante della premeditazione.
L'udienza in appello
"Ci troviamo in una situazione singolare, credo che nessuno tra i presenti abbia mai avuto occasione di celebrare processo in questa situazione", ha detto il giudice della Corte d'Appello di Venezia, Michele Medici, aprendo l'udienza. Oltre a Turetta, assenti in aula anche i suoi legali, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera. In loro sostituzione, erano presenti gli avvocati Jacopo Della Valentina e Chiara Mazzocco.