L'iscrizione di Piras nel registro degli indagati emerge da un decreto di perquisizione eseguito dai carabinieri di Varese. La donna è assistita dall'avvocato Massimiliano Carnelli, nominato d'ufficio, che dovrà visionare il fascicolo
Rossella Piras, la fidanzata di Elia Del Grande, è indagata dalla Procura di Varese per avere favorito la fuga dell'uomo, rintracciato dai carabinieri dopo essere fuggito dalla casa-lavoro. La 57enne è accusata di aver aiutato il 49enne, condannato a 30 anni per aver sterminato la famiglia nel 1998, durante la latitanza dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia, nel Modenese, dov'era sottoposto a una misura di sicurezza. e che da cui è fuggito lo scorso 30 ottobre per essere poi arrestato il 12 novembre.
Per gli inquirenti improbabile che Del Grande abbia fatto tutto da solo
Il fatto che sia indagata si deduce dagli atti di perquisizioni e sequestri dei giorni scorsi, quando i carabinieri di Varese e di Modena erano impegnati nella sua ricerca. "Non ho ancora avuto modo di parlare con la mia assistita e non ho ancora visionato tutti gli atti. La vedrò nei prossimi giorni", ha detto l'avvocato Massimiliano Carnelli, nominato d'ufficio.
Sono due i fascicoli d'inchiesta aperti per chiarire chi abbia aiutato Del Grande: uno a Modena, l'altro a Varese. E proprio la procura di Varese ha iscritto Piras nel registro degli indagati. Per gli inquirenti è improbabile che l'uomo da solo sia riuscito a scappare, a raggiungere la provincia di Varese dall'Emilia e a restare nei boschi per quasi due settimane. Venerdì scorso i carabinieri avevano eseguito una serie di accessi in alcune abitazioni tra Cadrezzate e Monate. Molto probabilmente cercavano prove del supporto a Del Grande.