Tre indagati per scomparsa ex postino Vito Mezzalira, si indaga per omicidio volontario
CronacaL’inchiesta procede per concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata. Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati. Durante i rilievi nell’area esterna dell’abitazione dell’ex postino, scomparso nel 2019 a Sagrado, sono stati trovati resti umani nascosti in una fossa per le acque nere
Novità nelle indagini sulla scomparsa dell’ex postino triestino Vito Mezzalira, avvenuta nel 2019, a Sagrado. La procura di Gorizia procede per i reati di concorso in omicidio volontario, concorso in sottrazione di cadavere e truffa aggravata e continuata. Nel registro degli indagati risultano iscritti la compagna Mariuccia Orlando, il figlio della donna Andrea Piscanec e il fratello di lei, Moreno Redivo. Lo riferiscono i carabinieri in una nota, nella quale segnalano anche un importante sviluppo investigativo. Il 6 e 7 novembre sono stati eseguiti rilievi tecnici nell’abitazione in cui Mezzalira viveva prima di sparire. Sul retro della sua casa, nella frazione di Sdraussina a Sagrado, gli investigatori hanno rinvenuto “uno scheletro umano” in una fossa per le acque nere.
Le indagini
Le ricerche si sono concentrate nella sua abitazione, con l'ausilio di personale della III sezione del reparto indagini tecniche del raggruppamento operativo speciale di Roma. È stato utilizzato un georadar avanzato, un’unità specializzata in ricerca molecolare del Centro carabinieri cinofili di Firenze e mezzi dei vigili del fuoco di Gorizia e Udine per smuovere ed escavare il terreno. “È stato rinvenuto uno scheletro umano, con buona probabilità appartenente allo scomparso”, ha confermato la procura. “I resti, contenuti in sacchi di plastica per la spazzatura, sono stati rinvenuti all'interno di una fossa per le acque nere, posizionata sul retro dell'abitazione, alla profondità di circa 4 metri. Chi a suo tempo ha occultato il cadavere lo ha poi coperto con terra e materiale di scarto e, successivamente, per far scomparire l'accesso alla fossa e rendere più difficoltose le eventuali ricerche, ha provveduto anche a creare ex novo un cortiletto cementato". L'esito degli accertamenti medico-legali, disposti sulle spoglie rinvenute, permetterà di acquisire ulteriori riscontri investigativi e dare un'identità alla salma. Vito Mezzalira, triestino di origine mantovana, ex dipendente di Poste Italiane, era scomparso nel 2019.