Il mezzo è stato individuato dall’elicottero dei vigili del fuoco in una zona boscosa nei pressi del lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo. I soccorritori sono riusciti a raggiungere il velivolo, distrutto e bruciato. Proseguono le ricerche delle due persone che erano a bordo: due imprenditori toscani, entrambi piloti esperti
L'elicottero privato scomparso ieri pomeriggio tra i rilievi dell'Appennino al confine tra Toscana e Marche è stato indivuato sul versante Aretino. Il velivolo è distrutto e bruciato. I soccorritori sono riusciti a raggiungere il punto in cui è stato rinvenuto e proseguono ora le ricerche delle due persone che erano a bordo: l’imprenditore orafo di Arezzo Mario Paglicci, 77 anni, e l'amico Fulvio Casini, 67 anni, imprenditore di Sinalunga (Siena), entrambi piloti esperti. Il mezzo è stato individuato dall'elicottero dei vigili del fuoco in una zona boscosa nei pressi del lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i familiari per le operazioni di soccorso e recupero. L'ipotesi prevalente è che un'avaria abbia fatto precipitare il velivolo.
Giani: “Le squadre di soccorso stanno raggiungendo il mezzo”
"È stato individuato l’elicottero disperso da ieri in una zona boscosa nei pressi del lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana e Marche. Al momento le squadre di soccorso stanno raggiungendo il mezzo in una zona molto impervia con difficoltà di accesso”, ha fatto sapere sui social Eugeio Giani, presidente della Regione Toscana.
L'Ansv apre inchiesta sull'elicottero caduto
L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha avviato un'inchiesta di sicurezza sull’incidente. L'Ansv è in contatto con gli enti preposti alla ricerca e soccorso ed ha disposto l'invio, nella zona dell'incidente, di un proprio team investigativo per la raccolta di evidenze utili all'indagine.
Il decollo da Venezia e la scomparsa dai radar
Il velivolo, di proprietà dei due uomini, era decollato dal Lido di Venezia dopo una sosta per il pranzo all'aeroporto Nicelli, diretto all'aviosuperficie Serristori di Castiglion Fiorentino, in Valdichiana, in provincia di Arezzo. Intorno alle 17 di domenica 9 novembre era scomparso dai radar nella zona di Badia Tedalda, tra le province di Arezzo, Pesaro Urbino e l’area appenninica al confine con l’Emilia-Romagna. L’allarme era scattato nel tardo pomeriggio grazie al sistema satellitare internazionale Cospas-Sarsat, che ha registrato una richiesta di aiuto. Da quel momento era stato attivato il dispositivo di emergenza che ha mobilitato vigili del fuoco, Soccorso Alpino, Croce Rossa, carabinieri, 118 e Aeronautica Militare.
Operazioni di ricerca difficili per nebbia e vento
Le condizioni meteo avverse, con nebbia fitta e vento, hanno reso complesse le ricerche per tutta la notte. L’elicottero Drago dei vigili del fuoco di Arezzo ha dovuto interrompere più volte i sorvoli, mentre circa trenta operatori hanno continuato le ricerche a terra nelle aree boschive di Borgo Pace e Parchiule, utilizzando anche droni termici per individuare eventuali tracce di calore o resti del velivolo. In base alle prime ricostruzioni, l'Agusta Westland 109 potrebbe aver avuto un'avaria al motore, forse segnalata dagli stessi piloti pochi istanti prima della scomparsa. Ma al momento non ci sono conferme ufficiali.