Sciopero oggi 7 novembre, da trasporti pubblici ad autostrade: orari e settori coinvolti

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Un'altra giornata di scioperi con ricadute per chi viaggia con mezzi pubblici e privati in diverse aree dell’Italia, anche se né in mattinata né in serata si sono segnalati particolari disagi. Mentre la Cgil annunciava un nuovo sciopero generale, non senza polemiche, per il 12 dicembre, oggi, 7 novembre, diverse astensioni dal lavoro (in corso fino alle 24) coinvolgevano soprattutto i trasporti pubblici locali e le autostrade. Le città maggiormente colpite Milano, Latina e Palermo

Quello che devi sapere

Lo sciopero del trasporto pubblico locale

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale: il Tpl di Latina ha incrociato le braccia da inizio servizio alle 6.30, poi dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 a fine servizio. AL Cobas ha invece proclamato per 24 ore lo sciopero per il gruppo Atm di Milano, Monza e Brianza. Invece Cub trasporti ha indetto un’astensione dal lavoro per l’Amat di Palermo dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20.30 alle 23.59.

 

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Fermi anche gli appalti ferroviari nel Lazio

Nel Lazio, sciopero del personale degli appalti ferroviari Coopservice, che si occupa di pulizie, e attività accessorie in appalto. Si tratta in ogni caso di attività diverse dalla circolazione, che quindi non hanno creato significativi effetti diretti sul traffico ferroviario.

 

Per approfondire: Cgil, sciopero generale il 12 dicembre. Landini: "Manovra sbagliata, non aumenta i salari"

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Revocato lo sciopero a Messina

È stato invece revocato lo sciopero che era in programma sempre per oggi a Messina. Ad annunciarlo è stata la stessa Azienda Trasporti Messina che, con una nota pubblicata ieri sul suo sito, ha fatto sapere: “Si comunica all’utenza che lo sciopero del personale dipendente dell’Azienda Trasporti Messina S.p.A., proclamato per giorno 7 novembre 2025, dalle ore 16:01 alle ore 20:01, è stato revocato, raggiunta l’intesa con le segreterie territoriali di Messina di FIT CISL, FAISA CISAL e ORSA Trasporti”.

Le motivazioni dello sciopero dell’Atm a Milano

Per quanto riguarda lo stop a Milano, come si legge sul comunicato disponibile sul sito dell’Atm, lo sciopero è stato proclamatocontro la liberalizzazione, privatizzazione, finanziarizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la “reinternalizzazione” dei servizi di TPL ceduti in appalto e/o subappalto, anche complementari, di Milano e hinterland; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM SpA in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi gestiti dal Gruppo ATM e dei servizi di TPL dell’intera Città Metropolitana Milanese, nonché per la loro gratuità; Riattivazione del distanziamento tra conducenti di superficie e utenti a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; Precarietà della pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti ATM; immobilità della dirigenza ATM a tutela della sicurezza dei lavoratori e inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; precarietà della pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti ATM; immobilità della dirigenza ATM a tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; Fruizione ferie per il personale viaggiante, con conseguente eccessivi residuo di ferie, carenza strutturale di personale, piani aziendali d’assunzione ed eccessivo utilizzo del lavoro straordinario per la programmazione ordinaria del servizio; Trasformazione immediata di tutti i contratti part-time in full-time ai conducenti che ne fanno richiesta; 150 euro netti d’aumento salariale in egual misura a tutti i lavoratori fino al parametro 193, slegati dalla produttività, a risarcimento dei mancati rinnovi contrattuali, degli irrisori aumenti salariali e una tantum, nonché la soppressione dei premi ad personam; Adeguamento alle sentenze (da ultimo Suprema Corte 13425/2019) e alla direttiva CE 2003/88, per il pagamento legale delle giornate di ferie godute e/o risarcite e conseguente pagamento del pregresso; Comportamenti lesivi, discriminatori, intimidatori da parte di alcuni dirigenti di deposito (c.d. ispettori e vice) nei confronti di lavoratori fruitori del diritto a permessi parentali anche per l’assistenza a familiari disabili, personale di guida “anziano”, cambi turno, concessioni “privilegiate” ad alcuni lavoratori, mancato rispetto delle condizioni oggettive dei conducenti “anziani” anche nell’attribuzione dei turni in “disponibile”; individuazione di forme di “risarcimento” per i periodi persi dei turni in “plurimansione”; Fornitura della massa vestiario precaria, inadeguata, di scarsa qualità, quantità e reintroduzione di capi come maglione invernale a collo alto, polo estiva a mezza manica, gilet (in cotone)”.

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Dopo le 18 chiuse tre linee della metropolitana a Milano

Lo sciopero ha avuto ripercussioni sul servizio di Atm soprattutto dopo le 18, fino al termine del servizio, quando hanno chiuso le linee M1 (Sesto FS;Rho Fiera-Bisceglie), M2 (Assago Forum-Abbiategrasso; Gessate-Cologno Nord) e M3 (Comasina-San Donato).

Sciopero sulle autostrade in Lombardia

Sciopero anche in Autostrada in Lombardia. Il personale del II° Tronco Milano di Autostrade per l’Italia ha proclamato un'astensione di 4 ore per ciascun turno di lavoro, che ha messo a rischio attività che vanno dai caselli fino alla gestione della rete. L’area di competenza del II° Tronco, spiega Adnkronos, copre gran parte della Lombardia e delle tratte confinanti: a essere interessate sono le province di Milano, Bergamo, Como, Brescia, Varese e Lodi, oltre ai collegamenti verso Piacenza e Parma.
 

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