Roma, condanne fino a 7 anni per “banda dello spurgo”: truffate anche suore Misericordia

Cronaca
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Condannato a sette anni il titolare di una ditta accusata di trasformare piccoli guasti in interventi costosi. Pene da due a tre anni anche per altri sette imputati. Tra le 25 vittime suore, ristoratori e un anziano 

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È stato condannato a sette anni di reclusione Michael Paludi, gestore della Spurgo srl, ritenuta la base operativa di una vera e propria “banda dello spurgo”. Secondo l’accusa, la società trasformava problemi idraulici lamentati dai clienti in danni rilevanti per lucrare sui compensi chiesti al termine dei lavori. Tra le vittime, anche diverse figure religiose a Roma. A suor Alessandrina, direttrice dell’ordine “Suore ospedaliere della misericordia”, era stato presentato un conto da 2.800 euro per un’operazione di spurgo per 15 metri. Padre Della Torre, dei Missionari dello Spirito Santo, aveva invece pagato 2.400 euro per una pulizia dei tubi poi risultata non necessaria.

La sentenza

La condanna, come riporta il Corriere della Sera, è arrivata al termine del rito abbreviato, con l’imputazione di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’estorsione. Il pm Claudio Santangelo ha ricostruito un sistema in cui piccoli problemi idraulici venivano presentati ai clienti come gravi emergenze, così da giustificare richieste economiche molto più alte del previsto. Oltre a Paludi, sono state condannate altre sette persone, con pene comprese tra i due e i tre anni. “Faremo appello, siamo estranei”, hanno commentato gli avvocati Marco Casalini e Cristiano Saba, che assistono gli operai coinvolti nel procedimento.

 

Le vittime e il metodo 

In totale, sono 25 le vittime individuate dagli inquirenti, tra cui religiosi, ristoratori, avvocati e persone anziane. Il 5 gennaio 2023 il titolare di un ristorante, in via Cavour, aveva contattato l’azienda per un’otturazione, con un accordo iniziale per un intervento da 500 euro. Durante l’intervento, gli operai avrebbero sostenuto che il guasto fosse più grave e, secondo l’accusa, Paludi avrebbe minacciato il ristoratore, dicendo “O mi paghi o ti lascio tutto in questo stato”. Alla fine, il ristoratore era stato costretto a versare 2.400 euro per riavere l’agibilità della toilette. Poche settimane dopo, il 22 febbraio 2023, un uomo di 89 anni, appena colpito da un lutto familiare, si era rivolto alla ditta per un problema idraulico in casa. Anche in quel caso, una situazione inizialmente ordinaria è degenerata rapidamente: l’anziano si era ritrovato bagno e camera invasi da liquami e aveva pagato 2.600 euro. Tra gli episodi contestati c’è anche quello del centro sportivo Vertical Park, dove il titolare aveva sborsato quasi 2.000 euro dopo che gli operai avevano allagato gli spogliatoi con acqua sporca. L’indagine ha evidenziato anche l’uso di un sito internet realizzato per attirare clienti tramite motori di ricerca e messaggi mirati.

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