Nonostante il 24enne - condannato all'ergastolo per aver ucciso Giulia Cecchettin - abbia rinunciato all'Appello scrivendo una lettera alla Corte d'Assise in cui dichiarava di accettare l'ergastolo senza chiedere attenuanti, la Procura generale di Venezia punta a ottenere il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e dello stalking
Si terrà il processo d'Appello a Filippo Turetta, il 24enne condannato all'ergastolo per aver ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin l'11 novembre 2023 a Fossò, Venezia. Lo riportano il Corriere del Veneto e il Gazzettino. Nonostante lo studente di Torreglia (Padova) abbia rinunciato all'Appello scrivendo una lettera alla Corte d'Assise in cui dichiarava di accettare l'ergastolo senza chiedere attenuanti, la Procura generale di Venezia ha deciso di andare avanti. "In questo momento ho maturato la convinzione e sento il bisogno, spinto dai forti sensi di colpa che provo, di assumermi la piena responsabilità per quello che ho fatto, di cui mi pento ogni giorno" sono le parole di Turetta nella lettera inviata alle autorità giudiziarie con cui rinuncia ai motivi d'Appello dell'ergastolo comminatogli in primo grado. Ma la Procura punta comunque a ottenere il riconoscimento delle aggravanti della crudeltà e dello stalking, escluse in primo grado dalla Corte d'assise di Venezia che lo scorso 3 dicembre aveva condannato Turetta al massimo della pena per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dal rapporto affettivo con la vittima, nonché per sequestro di persona e occultamento di cadavere.
In aula il 14 novembre
In ogni caso la pena non cambierà: l'ergastolo è la pena massima prevista dall'ordinamento. L'eventuale riconoscimento delle aggravanti avrebbe un valore simbolico, la cui importanza è stata sottolineata dai legali della famiglia Cecchettin, costituitisi parte civile. Il procuratore generale Federico Prato e il sostituto Pasquale Mazzei si ritroveranno il 14 novembre in aula bunker a Mestre, davanti alla Corte d'assise d'appello presieduta da Michele Medici. La difesa di Turetta sarà rappresentata dal professor Giovanni Caruso e dall'avvocata Monica Cornaviera. Presenti anche i legali dei familiari di Giulia: Stefano Tigani, Nicodemo Gentile e Piero Coluccio