Chi era Raffaele Marianella, l'autista morto nell'assalto al bus tifosi del Pistoia basket
CronacaL'uomo, 65 anni, era di origini romane ma residente a Firenze. Da qualche mese lavorava per l'azienda di trasporti Jimmy Travel, che da anni accompagna i tifosi pistoiesi in trasferta. Al momento dell'agguato si trovava accanto a un collega alla guida del pullman: a ucciderlo una pietra che lo ha colpito alla trachea
Si chiamava Raffaele Marianella e aveva 65 anni l'autista, di origini romane ma residente a Firenze, morto ieri sera lungo la superstrada Rieti-Terni poco dopo l'agguato, con pietre e mattoni, subito dal pullman sui cui si trovava insieme a un suo collega, che era alla guida, e a 45 tifosi del Pistoia basket di ritorno dall'incontro con la Sebastiani Rieti che si era svolto nel tardo pomeriggio nel capoluogo sabino. Marianella era seduto a fianco del conducente e quando una delle pietre scagliate contro il pullman - si sospetta da ultras reatini non ancora identificati - ha sfondato il parabrezza lui è stato investito in pieno. I soccorritori hanno provato a rianimarlo, ma al loro arrivo le sue condizioni erano già apparse gravissime. Il 65enne lavorava da qualche mese per l'azienda di trasporti Jimmy Travel, con sede ad Osmannoro, in provincia di Firenze. L'azienda opera da diversi anni insieme ai tifosi di Pistoia, accompagnandoli ovunque – in qualsiasi trasferta sul territorio nazionale – e senza mai aver avuto problemi di scontri o atti simili a quelli avvenuti nella serata di domenica. I responsabili dell’azienda si sono detti increduli e sconvolti per l’accaduto, così come il club biancorosso.
Ucciso da un sasso appuntito che ha raggiunto la trachea
Marianella, secondo quanto riporta Pistoiasport, è morto dopo essere stato colpito da un sasso appuntito che lo ha raggiunto alla trachea, mentre i tifosi assaltavano il pullman lanciando pietre e altri oggetti. Era da poco terminata la partita di A2 a girone unico che aveva visto la vittoria della squadra di Pistoia contro i reatini. Già durante la gara si era verificati tentativi di contatto tra le opposte tifoserie, immediatamente separata dalle forze dell'ordine presenti al Palasojourner.