Hekuran Cumani, 23enne di Fabriano, è stato ucciso nel corso di una rissa, tra venerdì e sabato notte, nella zona universitaria della città umbra. Proseguono le indagini e le ricerche sia dell'assassino che del coltello usato per l'omicidio. Diversi giovani sono stati iscritti nel registro degli indagati: a loro carico e a vario titolo sono stati ipotizzati reati quali lesioni, minacce aggravate e porto d'armi bianche, ma non la rissa
Si cerca l'assassino di Hekuran Cumani, il 23enne di Fabriano ucciso nel corso di una rissa in un parcheggio nella zona universitaria di Perugia, nella notte tra venerdì e sabato. E si cerca anche l'arma del delitto, un coltello. Proseguono gli accertamenti, coordinati dalla Procura del capoluogo umbro. Decine le persone sentite per ricostruire quanto successo. Gli investigatori avrebbero sentito a lungo anche il fratello della vittima, rimasto leggermente ferito. Ma da lui non sarebbero arrivati elementi decisivi. Mentre diversi giovani sono stati iscritti nel registro degli indagati: a loro carico e a vario titolo sono stati ipotizzati reati quali lesioni, minacce aggravate e porto d'armi bianche, ma non la rissa. Non ci sarebbero invece ancora nomi iscritti con l'accusa di omicidio.
La dinamica dell'accaduto
L'omicidio, secondo quanto ricostruito fino ad ora, è avvenuto - intorno alle 4.30 - nel parcheggio davanti al Dipartimento di matematica e informatica dell'Università. Cumani, cittadino italiano nato da genitori albanesi, è stato coinvolto in una lite innescata probabilmente all'interno di una discoteca e poi degenerata all’esterno. Uno scontro per "futili motivi" tra due gruppi, uno di ragazzi arrivati dalle Marche, l'altro composto da giovani italiani di prima e seconda generazione di Perugia, che non si conoscevano e, stando a quanto emerso finora dalle indagini, che non hanno nulla a che fare con bande criminali. Le verifiche hanno anche accertato che nessuno dei due gruppi aveva il coltello. Si presume quindi che l'arma sia stata portata sulla scena da una persona, probabilmente chiamata dal gruppo di perugini, arrivata successivamente.
Diversi giovani indagati
Diversi giovani sono stati iscritti nel registro degli indagati. Le indagini della squadra mobile del capoluogo umbro sono proseguite per tutta la giornata. Alcuni dei testimoni comparsi in questura da dopo il ritrovamento del corpo sono stati sentiti con le garanzie difensive. A loro carico e a vario titolo sono stati ipotizzati reati quali lesioni, minacce aggravate e porto d'armi bianche. Ma non la rissa.
I messaggi di cordoglio
Per la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, "è straziante ed è insopportabile sapere che una vita così giovane sia stata spezzata". "Il dolore di queste ore appartiene a tutta la città", sottolineano la sindaca, la Giunta e l'intero Consiglio comunale di Perugia. "Fabriano è attonita di fronte alla tragedia che ha coinvolto un nostro giovane concittadino. La brutale violenza che spezza una giovane vita rappresenta l'aberrazione dei principi su cui fondiamo la nostra convivenza civile", le parole della sindaca di Fabriano, Daniela Ghergo.