Verona, esplosione durante perquisizione di un casolare: morti 3 carabinieri. Tre fermati

Cronaca

Diversi i feriti tra le forze dell'ordine, nell'esplosione a Castel D'Azzano. Dentro l'immobile, occupato da due fratelli e una sorella, sono state trovato molotov e bombole di gas. Crosetto: "Rendo onore alla memoria dei tre militari". Meloni: "Vicenda che ci richiama a sacrificio di chi serve Stato". Mattarella: "Cordoglio e profondo dolore". Zaia: "Tre giorni di lutto regionale". Fonti Palazzo Chigi: deliberati i funerali di Stato e lutto nazionale nelle giornate di oggi e nel giorno delle esequie

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Tre carabinieri sono morti mentre diversi uomini delle forze dell'ordine sono rimasti feriti in un'esplosione che si è verificata in un casolare di Castel D'Azzano, in provincia di Verona. Carabinieri e polizia erano intervenuti per una perquisizione dell'immobile occupato da tre fratelli, quando c'è stata la deflagrazione. L'intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. Sul posto erano presenti anche i Vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i carabinieri non c'è stato nulla da fare. Uno dei due fratelli e la sorella sono stati fermati subito dopo l'esplosione mentre il terzo fratello è stato rintracciato e fermato in un secondo momento. I feriti sono in tutto una ventina. Oltre alla donna che avrebbe azionato il meccanismo che ha innescato la deflagrazione e a uno dei due fratelli, sono rimasti feriti 14 carabinieri, tre agenti di polizia e un vigile del fuoco. 

Casa satura di gas, esplosione all'apertura della porta

L'immobile era un casolare agricolo fatiscente già occupato in passato da braccianti. Al suo interno sono state rinvenute bombole di gas e quel che resta di molotov. La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile. L'esplosione è stata innescata all'apertura della porta d'ingresso che ha investito le forze dell'ordine e i vigili del fuoco che stavano facendo irruzione. Ad innescare la miccia sarebbe stata la donna, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina. Tutti e tre si erano barricati in casa. L'intervento era stato programmato da giorni dopo vari tentativi di far sgomberare tre fratelli, sulla sessantina d'anni,  che avevano anche già minacciato di farsi saltare in aria. Così sono stati fatti arrivare sul posto carabinieri dei Reparti speciali e agenti dell'Uopi, specializzati in azione antiterrorismo considerato il pericolo dell'intervento. 

 

Tre fratelli già responsabili di episodi analoghi

I tre responsabili sono tre fratelli già noti per due episodi con la stessa dinamica - la casa saturata di gas - avvenuti lo scorso anno. Si tratta di Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, agricoltori e allevatori con problemi finanziari e ipotecari. Prima in ottobre, e poi il 24 novembre del 2024 si erano opposti all'arrivo dell'ufficiale giudiziario aprendo una bombola di gas. Franco e Maria Luisa erano anche saliti sul tetto. Sul posto erano arrivati i vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia locale, che dopo una mediazione avevano evitato il peggio. 

 

Procuratore di Verona: "Esito inaspettato, tragedia incredibile"

"E' una tragedia incredibile, dei comportamenti assurdi. Da parte mia c'è un dolore incredibile,  il primo commento del procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, giunto sul posto dell'esplosione. "Dovevamo eseguire - ha aggiunto - un decreto di perquisizione, si cercavano anche delle bottiglie molotov. Carabinieri e Polizia hanno cercato di agire in massima sicurezza e con tutte le attrezzature necessarie. Ma l'esito è stato inaspettato e molto doloroso". (CHI ERANO I TRE MILITARI MORTI)

 

Crosetto: "Immenso dolore, rendo onore alla memoria dei 3 militari"

"Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d'Azzano (VR), travolti da un'esplosione durante un'operazione di sgombero. Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all'ultimo il loro dovere al servizio del Paese", le parole dell ministro della Difesa Guido Crosetto.     

 

Meloni: "Vicenda che ci richiama a sacrificio di chi serve Stato"

"Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e il ferimento di altri 13 tra militari dell'Arma, Vigili del fuoco e Polizia, a seguito di una esplosione mentre era in corso un'operazione di sgombero nel Veronese. Il mio profondo cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime, insieme alla vicinanza commossa all'Arma, che ho espresso in una telefonata al Comandante generale, gen. Salvatore Luongo" ha fatto sapere anche la premier Giorgia Meloni, in una nota. "Desidero rivolgere un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti appartenenti alle Forze dell'Ordine e ai Vigili del Fuoco, e ringraziare il personale sanitario e tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità. Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini".

 

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Palazzo Chigi

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo fonti di Palazzo Chigi, ha chiesto al Consiglio dei ministri di rispettare un minuto di silenzio in memoria e in onore dei tre Carabinieri deceduti nell'esplosione di oggi a Castel D'Azzano. Inoltre, per le tre vittime sono stati deliberati i funerali di Stato e sarà dichiarato il lutto nazionale nelle giornate di oggi e nel giorno delle esequie. 

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Mattarella: "Partecipe cordoglio ai familiari"

"Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia della morte dei tre militari dell'Arma dei Carabinieri, Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, Carabiniere Scelto Davide Bernardello e Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, travolti da un'esplosione durante un'operazione di sgombero in provincia di Verona, nella quale sono rimasti feriti anche altri operatori delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. In questa drammatica circostanza, esprimo la mia solidale vicinanza all'Arma dei Carabinieri e sentimenti di partecipe cordoglio ai familiari, insieme all'augurio di pronta guarigione agli operatori feriti".   Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo.

 

Piantedosi: "Bilancio terribile, doloroso e drammatico"

Il ministro dell'Interno Piantedosi, intervenendo a Uno Mattina, ha parlato di un "bilancio terribile, molto doloroso, drammatico". Si trattava, ha spiegato, di "un'operazione congiunta di Polizia, al momento dell'accesso dell'appartamento i testimoni raccontano di aver sentito odore di gas e qualche istante dopo c'è stata l'esplosione". Una tragedia che, secondo il ministro, "segna la difficoltà, la complessità, la potenziale pericolosità di questo lavoro: dietro certe operazioni si celano delle insidie anche perché si ha a che fare con persone di difficile collocazione". 

 

Zaia: "Siamo davanti a una tragedia, non si può morire in questo modo"

"Una tragedia unica nel suo genere, ci lascia tutti sgomenti. Non si può morire in questa maniera, facendo un lavoro che è a beneficio della comunità" ha commentato a Sky Tg24 anche il presidente del Veneto Luca Zaia. "Lo sfratto - ha spiegato - era stato pianificato con le forze speciali e i vigli del fuoco, ma all'apertura della porta c'è stata l'esplosione". Il presidente del Veneto, ha inoltre proclamato il lutto regionale per tre giorni e per il giorno in cui saranno fissate le esequie dei tre carabinieri morti nell’esplosione del casolare di Castel d’Azzano (Verona). Le bandiere a mezz’asta verranno esposte in tutte le sedi istituzionali, non solo regionali, ma anche scuole e uffici pubblici. 

 

 

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