San Silvestro, chi è il Santo del 31 dicembre: storia e leggende del Papa di Capodanno

Cronaca

Che sia di origine pagana o religiosa, il Capodanno è una festa sentita e apprezzata da tutti. In Italia, in particolare, è legata alla tradizione della notte di San Silvestro. Ma chi era il Papa diventato Santo e icona dei festeggiamenti in onore del nuovo anno? La storia e le leggende

ascolta articolo

Questa notte miliardi di persone diranno addio al 2024, alcune con la speranza che l’anno futuro sia migliore del precedente, altri con orgoglio e gratitudine per i traguardi raggiunti. Una cosa è certa: nessuno rinuncerà al veglione di Capodanno. Tra cene sfarzose, brindisi, concerti e serate danzanti, si dirà addio all’anno concluso e si darà il benvenuto al 2025. Il Capodanno viene festeggiato in tutto il mondo e in modi diversi in base alla cultura e alla tradizione tipica del luogo. Alla fine, si tratta proprio di questo: una tradizione che lega le persone e le comunità, paragonabile al Natale e al Carnevale. Che sia di origine pagana o religiosa, è una festa sentita e apprezzata da tutti. In Italia, in particolare, è legata alla tradizione della notte di San Silvestro. Ma chi era e perché è diventato icona del Capodanno italiano e, se vogliamo, cristiano?

La tradizione cristiana

Secondo la tradizione cristiana, la notte di Capodanno porta il nome di questo santo in onore di papa Silvestro I, eletto il 31 gennaio del 314 e morto il 31 dicembre del 335 a Roma. È ovvio che la data della sua morte sia stata scelta per un motivo ben preciso: eppure, al contrario di altri papi, è davvero poco conosciuto e si sa pochissimo di lui. Fu infatti un pontefice tanto riservato da non lasciare testimonianze, in un periodo di passaggio dalla Roma pagana alla Roma cristiana. Alla sua dipartita lasciò il pontificato, che per lui era durato 21 anni, e fu sepolto alle Catacombe di Priscilla. Per alcuni storici, la ragione del fatto che San Silvestro è stato una figura secondaria rispetto a quella di altri papi, sta nel fatto che fu vescovo di Roma durante l’impero di Costantino, l’imperatore che aderì al Cristianesimo e permise il suo diffondersi su sempre più ampia scala, prendendo spesso decisioni al posto del papa e quindi nascondendolo con la sua ombra.

Le leggende

Secondo una leggenda diffusa nel Medioevo, l’imperatore Costantino, malato di lebbra, chiamò papa Silvestro I per liberarlo da quella piaga. Il patto fu un dono speciale in cambio della guarigione: Costantino guarì dopo aver ricevuto il battesimo e in eredità lasciò a Silvestro I l’Impero romano. Questa leggenda venne inventata nell'VII secolo circa, con tanto di documento falso spacciato per autografo di Costantino, che valse come prova per giustificare il possedimento dei terreni da parte della Chiesa. Un’altra versione narra che Costantino ricevette dagli aruspici il consiglio di fare il bagno nel sangue di tremila bambini, ma si rifiutò di compiere la carneficina. Così il Papa salvò l’imperatore senza spargimento di sangue.

Secondo un’altra leggenda, sul Palatino viveva un drago antropofago: Silvestro gli legò la gola con un filo di lana pronunciando queste parole “In nome di nostro Signore Gesù Cristo, che è stato crocifisso e che verrà a giudicare i vivi e i morti, ti proibisco di continuare a mordere”. Il dragò morì.

Approfondimento

Capodanno, alzate misure di sicurezza. Tra sequestri botti e arresti

Cronaca: i più letti