"Non si può morire in questa maniera, facendo un lavoro che è a beneficio della comunità" dice il presidente del Veneto a Sky Tg24, a proposito della morte di tre carabinieri durante uno sgombero a Castel d'Azzano
"È una tragedia unica nel suo genere e ci lascia tutti sgomenti. non si può morire in questa maniera, tra l'altro facendo un lavoro che è a beneficio della comunità". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ai microfoni di Sky Tg24, commenta la morte di tre carabinieri in un'esplosione durante lo sgombero di un casolare a Castel d'Azzano. "Abbiamo notizie - racconta il governatore - di un ufficiale giudiziario che, se non sbaglio un anno fa, ha tentato lo sfratto e i tre fratelli avevano opposto resistenza. Sembra che avessero anche in quell'occasione minacciato di farsi saltare in aria". Per questo, "prudentemente" era stato pianificato lo sfratto "con presenti le forze speciali dei Carabinieri, dell'Arma dei Carabinieri, aliquote della Polizia e poi i Vigili del Fuoco". Ma nonostante questo non si è potuto evitare il peggio:"Dai racconti che abbiamo - dice ancora Zaia - all'apertura della porta c'è stata l'esplosione, un'esplosione importante, come ripeto avvertita a chilometri di distanza".
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