Riscaldamento, dal 15 ottobre si potranno accendere i termosifoni a Torino: cosa sapere
CronacaTra pochi giorni, e fino al prossimo 15 aprile, sarà possibile mettere in funzione gli impianti per riscaldare gli edifici nel capoluogo del Piemonte. Ci sono però alcune regole che è necessario rispettare, che però non si applicano a tutti i comuni della Regione: ecco che cosa c’è da sapere
L’arrivo del periodo più freddo dell’anno porta con sé l’inevitabile domanda su quando sarà possibile accendere i termosifoni per potersi riscaldare. Per quanto riguarda i cittadini di Torino la data di accensione è oramai dietro l’angolo: nel capoluogo infatti il via libera arriverà a partire dal 15 ottobre e fino al 15 aprile. Ci sono però alcune regole specifiche da rispettare, ed è bene sapere che non tutti i comuni del Piemonte rientrano in quella fascia.
La zona climatica di Torino e del Piemonte
Come sottolineato dalla pagina dedicata sul sito ufficiale del Piemonte, tutta l'area di pianura e collinare del Piemonte - tra cui rientra anche il capoluogo di regione, Torino - rientra nella zona climatica E: in questa area del Paese è possibile attivare gli impianti dal 15 ottobre al 15 aprile di ogni anno, per un massimo di 14 ore giornaliere tra le ore 05 e le ore 23. Tuttavia, nel caso in cui si presentino condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli, gli impianti possono essere comunque attivati per un periodo massimo di 7 ore al giorno senza che vi siano indicazioni od ordinanze specifiche del sindaco.
Quali comuni sono in zona F
È importante comunque sottolineare che non tutto il Piemonte rientra nella zona climatica E: le aree montane e pedemontane della Regione rientrano infatti in quella F, la più severa. In questa zona gli impianti, se si è in presenza di condizioni climatiche sfavorevoli, possono essere attivati senza restrizioni lungo tutto l'arco dell'anno. Per sapere in quale zona climatica rientra il proprio Comune è sufficiente effettuare una ricerca online, oppure scorrere l’allegato A al DPR 551/99.
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Le regole di accensione del riscaldamento
Esistono poi delle regole specifiche da rispettare per quanto concerne l’accensione degli impianti, che si applicano sia a quelli individuali che a quelli centralizzati. Gli impianti devono infatti essere usati in modo da non superare i 18 gradi - con una tolleranza di 2 gradi - per gli edifici usati per attività industriali, artigianali o simili. Per tutti gli altri invece - comprese dunque le abitazioni - il limite da non superare è quello dei 20 gradi, anche in questo caso con 2 di tolleranza. Infine, è bene ricordare che da queste regole sono esclusi gli edifici quali ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, così come le strutture protette per l'assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici. Lo stesso vale per le scuole materne e gli asili nido, le piscine e le strutture assimilabili.