Mediobanca, Jonella Ligresti fa causa al Ceo Nagel per Caso Fonsai: chiesti 20 milioni

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Dopo il recente addio dell'ex di Piazzetta Cuccia, la figlia di Salvatore Ligresti - ex patron di Fonsai - per la prima volta chiede all'istituto di credito e all'ad un risarcimento milionario per danno morale, oltre che per le perdite patrimoniali

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La figlia dell'ex patron di Fonsai, Jonella Ligresti, ha intentato una causa civile contro il ceo Alberto Nagel - pronto a lasciare l'istituto il 28 ottobre - e Mediobanca per presunte perdite patrimoniali quantificate in 20 milioni per danno morale, oltre che per le perdite patrimoniali. Al centro della causa il cosiddetto "papello", un foglio scritto a mano nel 2012 con le condizioni dei Ligresti per il loro passo indietro di Fonsai, traghettata sotto il controllo di Unipol.   

Il documento del 2012

Al centro della disputa il documento del 17 maggio 2012 che avrebbe stabilito le condizioni per la fusione tra i gruppi assicurativi Fonsai e Unipol. I fogli aventi come intestazione "Accordi tra Famiglia e Nagel Pagliaro Cimbri Ghizzoni" per mesi vennero pubblicati sui giornali, non solo nelle pagine di finanza ma anche della cronaca giudiziaria. Il testo - riporta Adnkronos - conteneva i desiderata della famiglia Ligresti per l'uscita di scena da Fonsai, un addio dal costo di circa 60 milioni di euro. La promessa includeva, tra l'altro, l'indicazione di "45 milioni netti" più "700 mila euro all’anno per cinque anni a testa" per quattro membri della famiglia, buonuscite e consulenze per i figli Jonella, Giulia e Paolo Ligresti, più uso gratuito di uffici e foresterie a Milano e del Tanka Village in Sardegna.

 

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