Le operazioni sono riprese alle prime luci dell'alba e vengono coordinate dalla polizia di Stato. In questa fase l'attenzione è concentrata su un canalone in via Carlo Salinari: nel pomeriggio ritrovata la sua borsetta
Prosegue per il terzo giorno la ricerca di Marianna Bello, la 38enne travolta mercoledì 1 ottobre mattina da una massa di acqua e fango durante il nubifragio che ha colpito Favara, in provincia di Agrigento. Le operazioni sono riprese alle prime luci dell'alba e vengono coordinate, per motivi di ordine pubblico, dalla polizia di Stato. Intorno alle 15 è stata trovata la borsetta della donna nei pressi della strada che porta alla tenenza dei carabinieri. All'interno anche il telefono cellulare e un documento di riconoscimento. La borsa è stata riconosciuta dai familiari. In questa fase l'attenzione è concentrata su un canalone in via Carlo Salinari, traversa di via Olanda, dove ieri pomeriggio era stato trovato il portafogli della donna con all'interno la foto di uno dei tre figli.
Imponente il dispiegamento di mezzi e uomini
Ogni forza è in campo per ritrovare Marianna Bello: escavatori per rimuovere detriti, un robot con telecamere fornito da Aica per esplorare i cunicoli, il Saf dei vigili del fuoco pronto a intervenire in acqua e quattro unità cinofile, tra cui un Border Collie impiegato anche nelle operazioni di soccorso dopo il sisma di Amatrice. Il centro di coordinamento delle ricerche è stato spostato in via Olanda. Accanto alle forze dell'ordine ci sono anche i familiari, con il marito della donna in prima linea nelle ricerche.