Dl "Terra dei Fuochi", ok del Senato. Dai rifiuti al Dipartimento per il Sud, le novità
CronacaIntroduzione
È arrivato il via libera del Senato al decreto Terra dei Fuochi: l’Aula di Palazzo Madama ha infatti approvato la fiducia posta dal governo sul testo, che adesso è atteso all’esame della Camera. I sì sono stati 91, i no 55. Il testo approvato contiene importanti modifiche rispetto a quello licenziato dal Consiglio dei ministri, a partire dalla creazione presso la presidenza del Consiglio di un dipartimento per il Sud e di una stretta sull’abbandono dei rifiuti: ecco tutte le novità previste.
Quello che devi sapere
Arriva il Dipartimento per il Sud
Come detto, la prima novità è la nascita di un "Dipartimento per il Sud", che sarà realizzato presso la Presidenza del Consiglio. A stabilirlo è un emendamento al decreto sulla Terra dei Fuochi, presentato dal relatore Sandro Sisler di Fratelli d’Italia e approvato in Commissione giustizia del Senato. La norma prevede che "il Dipartimento cura l'attuazione delle funzioni di indirizzo, coordinamento e promozione dell'azione strategica del Governo con riferimento alle politiche per il Sud".
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Risorse per bonifiche nella Terra dei Fuochi
Per quanto riguarda invece la Terra dei Fuochi, riporta Il Sole 24 Ore, il testo autorizza la spesa di 15 milioni di euro per il 2025 per permettere al Commissario unico per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati di realizzare gli interventi per la bonifica dell’area. Inoltre il dl attribuisce al Commissario, "in caso di abbandono di rifiuti o di individuazione di un sito contaminato, i poteri necessari per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti e per addivenire alla bonifica del sito, ivi incluse le azioni di rivalsa e di recupero delle somme spese nei confronti dei responsabili".
Tre nuovi reati per l’abbandono di rifiuti
Le principali novità introdotte dal dl Terra dei Fuochi riguardano, comunque, le modifiche al Codice dell’ambiente. In particolare vengono introdotti tre distinti reati per punire l’abbandono di rifiuti: l’abbandono di rifiuti non pericolosi (che sarà una contravvenzione), il delitto di abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari e il delitto di abbandono di rifiuti pericolosi. Nel dettaglio sono inasprite le sanzioni per abbandono di rifiuti non pericolosi, con multe che vanno dai 1.500 ai 18mila euro.
L’abbandono di rifiuti in auto
Se invece l’abbandono o deposito dei rifiuti avvengono con l’utilizzo di veicoli a motore, al conducente viene applicata la sospensione della patente di guida da 4 a 6 mesi. E ancora, il dl prevede una sanzione amministrativa variabile tra i mille e i 3mila euro in caso di abbandono di rifiuti urbani accanto ai contenitori per la raccolta presenti lungo le strade. E se questo viene fatto con l’uso di veicoli a motore, si aggiunge la sanzione amministrativa accessoria del fermo del veicolo per un mese.
Le altre novità in arrivo
Se la Camera, che dovrà approvare il testo entro il 7 ottobre, darà il via libera definitivo al testo sono previste anche ulteriori novità: la gestione non autorizzata di rifiuti rimane punita a titolo di contravvenzione con l’arresto da tre mesi a un anno e con l’ammenda da 2.600 a 26mila euro, mentre se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi la condotta diventa un delitto punibile con la reclusione da 1 a 5 anni. La reclusione è invece dai 2 anni a 6 anni e 6 mesi se vengono abbandonati rifiuti pericolosi in siti contaminati o sulle strade di accesso ai questi siti e relative pertinenze. E se le condotte di gestione non autorizzata di rifiuti sono commesse mediante l’utilizzo di veicoli a motore viene prescritta l’applicazione, al conducente del veicolo, della sospensione della patente di guida da 3 a 9 mesi.
Sisler (FdI): "È strumento per tutela ambiente"
Il senatore di Fratelli d'Italia Sandro Sisler, vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato e componente della Commissione parlamentare antimafia, ha detto in una nota: "Il Senato ha approvato oggi il dl ‘Terra dei Fuochi’, di cui sono stato relatore. Finalmente dotiamo il Paese di strumenti più incisivi per la tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini, supportati da uno stanziamento importante di risorse che renderà possibili interventi concreti e immediati. Con pene più severe, nuovi reati ambientali e poteri rafforzati per i controlli, assestiamo un colpo significativo alla criminalità organizzata che da anni lucra sul ciclo illegale dei rifiuti, salvaguardando al contempo le aziende virtuose che operano nel settore. La bonifica della Terra dei Fuochi e gli interventi per le aree colpite da calamità costituiscono il cuore di questo provvedimento attraverso il quale lo Stato ripaga un debito nei confronti delle popolazioni interessate".
Scalfarotto (IV): "Il decreto è inutile"
Di opinione opposta è il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto, capogruppo in commissione Giustizia del Senato: "Questo decreto non risolve i problemi della Terra dei fuochi e neanche quelli, annosi, della gestione dei rifiuti nel nostro paese. Bastassero solo nuovi reati e nuove pene, come pensa un governo che non sa fare altro come questo, in Italia non esisterebbero più problemi. Servirebbero invece più termovalorizzatori e meno soldi dei contribuenti utilizzati per mandare i nostri rifiuti all'estero". Per Scalfarotto "è un decreto da respingere anche dal punto di vista procedurale. Arriva l'ennesima fiducia per un provvedimento che non ha nessun criterio di necessità e di urgenza. Per decreto istituiamo un dipartimento con 60 dipendenti da 7 milioni all'anno, una cosa inaudita, tanto più se fatta per una pura questione di poltrone. Così sanciamo il funerale della democrazia parlamentare, perché con un decreto che scade tra 7 giorni lavorativi, l'altra Camera non avrà nemmeno il tempo per avere una conoscenza superficiale della materia. Una situazione in cui si è messo il governo, approvando un decreto non urgente, alla chetichella, inspiegabilmente l'8 di agosto".
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