Milano, scontri Stazione Centrale. Procura lavora per identikit violenti, 5 gli arresti
CronacaGli inquirenti stanno esaminando i filmati delle telecamere della zona per riuscire a identificare le persone che hanno tentato l'assalto del principale scalo ferroviario cittadino, tra lanci di transenne e idranti contro le forze dell'ordine. C'è chi parla di anarchici, chi di un misto di persone senza particolare connotazione. Provvedimenti emessi anche nei confronti di minorenni
Erano 10 anni che a Milano non scoppiava una guerriglia urbana come quella che nel pomeriggio di lunedì 22 settembre ha messo a ferro e fuoco la zona della Stazione Centrale. L’ultima volta era successo nel maggio del 2015, con il corteo No Expo, nel giorno dell'inaugurazione dell'Esposizione universale. Questa volta non c’è stata la stessa scia di devastazioni, né le infiltrazioni di Black Bloc da tutta Europa. Si è però dato un colpo alla più nobile iniziativa dello sciopero per esprimere vicinanza a Gaza. Ci sono state decine di feriti, tra manifestanti (la conta è incerta) e agenti di polizia, circa 60. Cinque persone sono state arrestate, tra cui due 17enni, mentre altre due sono state denunciate (tra cui un minorenne). Un'ottava persona è stata portata in Questura per l'identificazione.
Cosa è successo alla Stazione Centrale di Milano
È stato intorno alle 13 che una frangia di qualche centinaio di violenti ha tentato l’assalto a Stazione Centrale. Per tutta la mattina migliaia e migliaia di persone avevano sfilato pacificamente, sotto la pioggia, per protestare contro l’offensiva di Israele a Gaza, per dire basta all'uccisione indiscriminata di bambini e civili. È all’ultima tappa del corteo che i più violenti provano a forzare i blocchi alle fermate della metropolitana. All’inizio vengono respinti. Inizia il lancio di transenne e idranti contro le forze dell’ordine. Sfondano l’entrata della Galleria delle Carrozze. Dall’altro lato partono le manganellate e i lacrimogeni. Lo scontro durerà ore, spostandosi in via Vittor Pisani.
Indagini della Procura per identificare i violenti
La Procura di Milano sta indagando per identificare il maggior numero possibile di violenti, analizzando i filmati di tutta la zona di Stazione Centrale. Il sindaco Giuseppe Sala ha condannato "il vandalismo causato da frange violente" che "non trova giustificazione” e certamente non aiuta la causa di Gaza. “Vorrei sapere chi sono, vorrei che ci fossero indagini rapide perché è chiaro che ci sono frange che si spostano, magari non è detto che siano solo milanesi, ma gettano un'ombra su un manifestare che è stato tanto pacifico”, sottolinea il primo cittadino di Milano.
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Gli arresti
C’è chi parla di anarchici, chi di centri sociali, chi di giovani e giovanissimi. Fino a che non arriveranno notizie dall’autorità giudiziaria non si saprà con certezza, segno del fatto che la frangia più violenta del corteo non ha una specifica connotazione di alcun tipo. Per ora, come detto, si sa che ci sono stati cinque arresti. C’è però la conferma della presenza di giovanissimi: due minorenni sono stati arrestati (un ragazzo e una ragazza), uno è stato denunciato. Per due ragazzi è prevista già oggi l'udienza per direttissima in Tribunale, con le accuse di resistenza aggravata. Farebbero parte dell'area dei centri sociali. Un ragazzo si trova in carcere per resistenza aggravata e lesioni, con la nuova aggravante introdotta dal Decreto sicurezza, perché commesse ai danni di un rappresentante delle forze dell'ordine. Per lui, il pm di turno Elio Ramondini ha chiesto la convalida del provvedimento e la misura cautelare al gip. In questo caso, dunque si passerà per un'udienza davanti al gip, che dovrà decidere.