Chiusura sito Phica, come scoprire se le proprie foto sono finite su siti sessisti
CronacaIntroduzione
Sempre più donne scoprono che le proprie foto, senza consenso, finiscono su forum o siti sessisti come Phica.eu o su gruppi Facebook come “Mia Moglie”, dove vengono utilizzate per sessualizzarle e diventano bersaglio di commenti volgari e offensivi. In alcuni casi si tratta di foto prese dai social delle interessate e inserite nei portali, in altri di scatti privati rubati dai partner e diffusi senza consenso. Mentre le indagini della polizia postale proseguono e le denunce aumentano, sempre più persone si chiedono come scoprire se le proprie foto siano finite online senza autorizzazione. Ecco alcuni strumenti utili.
Quello che devi sapere
I motori di ricerca
Un primo strumento utile per verificare la diffusione delle immagini online sono i motori di ricerca. È sufficiente digitare nome e cognome seguiti dal sito sospettato, per controllare se esistono thread dedicati. Questo metodo non riesce però a penetrare il dark web e le piattaforme criptate. Per ricerche più mirate si possono usare gli “operatori booleani”, ovvero simboli e parole chiave che permettono di filtrare i risultati e rendere più precisa l’indagine. Un esempio è la stringa: site:phica.eu AND "nome e cognome" OR "cognome e nome" OR "nome" AND "città" OR "cognome" AND "città"
Riconoscimento facciale e analisi dei pixel
Se non si è certi che sia stato usato il proprio nome, si può partire dalle immagini. Alcuni software permettono di scandagliare il web a partire dalla foto caricata. PimEyes, ad esempio, sfrutta il riconoscimento facciale: basta caricare un’immagine e il sistema restituisce i siti in cui compare. Simile è la funzione di Google Immagini: cliccando sull’icona a forma di macchina fotografica (sul lato destro della barra di ricerca Google) si può caricare o trascinare una foto, che viene poi confrontata con quelle già presenti online. Il sistema è infatti in grado di trovare i "match" confrontando i pixel della foto inserita con le immagini presenti in rete

Google Alert
Un altro strumento utile è Google Alert. Permette di ricevere notifiche via email quando sul web compaiono nuovi contenuti relativi a un argomento specifico selezionato dall’utente. Inserendo nei termini di ricerca il proprio nome e cognome si viene avvisati ogni volta che si viene citati online
Inserire un watermark
Esistono poi servizi specifici che consentono di inserire marcatori invisibili, i cosiddetti watermark, nelle immagini. Così facendo se la propria immagine viene riutilizzata o ripubblica altrove è più semplice rintracciarla

A chi rivolgersi
Se si scopre che le proprie immagini sono state diffuse senza consenso, è importante non affrontare la situazione da sole. Il primo passo è rivolgersi alla Polizia postale, che raccoglie segnalazioni online e avvia le indagini. Un ulteriore supporto può arrivare da associazioni come PermessoNegato o Telefono Rosa, che offrono assistenza legale e psicologica. Se le proprie immagini vengono trovate su forum o canali privati, è importante non interagire con gli autori: meglio raccogliere prove, salvare screenshot con URL e data, e procedere con la segnalazione alle autorità
Come fare una segnalazione alla Polizia postale
Per rivolgersi alla Polizia Postale ci sono due possibilità: recarsi di persona in un ufficio oppure utilizzare i servizi online. Chi preferisce la via tradizionale può presentarsi presso uno degli uffici territoriali presenti in tutta Italia. L’elenco completo è disponibile sul sito ufficiale della Polizia Postale, nella sezione “Contatti”. Esiste però anche un sistema di segnalazioni online. Accedendo alla pagina dedicata si trovano diversi servizi, tra cui:
• “Segnala online”: consente di comunicare comportamenti o eventi ritenuti illeciti. Non equivale a una vera e propria denuncia o querela, ma serve per informare la Polizia, che valuterà se avviare accertamenti.
• “Denuncia per reati telematici” e “Denuncia per furto o smarrimento”: questi strumenti, che permetterebbero di presentare direttamente online una denuncia al momento sono sospesi per “reingegnerizzazione dell’infrastruttura”. Una volta riattivati, renderanno la procedura ancora più semplice per gli utenti