Ex dipendente accusa Ferragni: "Assunta perché trans e nera poi licenziata". Lei smentisce

Cronaca

Marayah Osumanu, 24enne ex dipendente dell'azienda di Ferragni, ha accusato l'imprenditrice milanese: "Ha assunto la ragazza nera trans per far vedere a tutti quanto lei fosse sensibile alle tematiche queer e ai problemi della nostra comunità". Lei: "Smentisco categoricamente". E annuncia querela per diffamazione, minacce e comportamenti illeciti

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Marayah Osumanu, 24 anni, ha accusato l'imprenditrice Chiara Ferragni di averla assunta nel 2022 per scopi televisivi, per poi assegnarle mansioni umilianti prima di licenziarla insieme ad altri dipendenti dopo il caso Balocco. La vicenda è stata raccontata dalla stessa Osumanu, cittadina italiana di origini ghanesi, in una lunga intervista al magazine Mow. La ragazza transgender ha lavorato due anni, con regolare contratto, presso gli uffici di Chiara Ferragni in via Turati a Milano come receptionist. "Eppure, mi chiamavano per pulire i tavoli della mensa dopo che i colleghi avevano pranzato. Dopo aver accettato questo, mi sono ritrovata a fare anche i bagni. Era questa ‘la grande opportunità’ che Ferragni e D’Amato volevano darmi nel mondo della ‘moda’?". Dopo due anni e con un contratto a tempo indeterminato, la ragazza è stata licenziata perché dopo il caso Balocco "non c’era più lavoro". "Me lo aspettavo da tempo, non è stata una sorpresa", dice. E accusa Ferragni: "Mi dispiace che mi abbia usata per farsi pubblicità. Ha preso in azienda la ragazza nera trans per far vedere a tutti quanto lei fosse sensibile alle tematiche queer e ai problemi della nostra comunità".

La replica di Ferragni

Tempestiva la replica di Ferragni. "In merito a quanto recentemente dichiarato dalla signora Marayah Osumanu, che ha detto di essere stata assunta solo perché nera e trans e poi licenziata, Fenice Srl smentisce categoricamente l'intera ricostruzione della vicenda e diffida chiunque dal riprenderla strumentalmente. Chiara Ferragni informa inoltre di aver già, da tempo, dato mandato ai propri legali di procedere nei confronti della signora Marayah Osumanu "per i reati di diffamazione e minacce e per i comportamenti illeciti palesemente posti in essere".

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