L'uomo, 63 anni, è stato trovato senza vita all’interno dell’abitazione della compagna a Bogliasco. Il decesso potrebbe essere dovuto a cause naturali. Leopizzi è stato per diversi anni uno dei leader del tifo organizzato genoano e ha fondato il gruppo “Brigata Speloncia”
La genova rossoblù del calcio è in lutto. E' morto, infatti, Massimo Leopizzi, storica figura e punto di riferimento degli ultrà del Genoa. L'uomo, 63 anni, è stato trovato senza vita all’interno dell’abitazione della compagna a Bogliasco. Il decesso, come riporta anche il Secolo XIX, potrebbe essere dovuto a cause naturali. Leopizzi è stato per diversi anni uno dei leader del tifo organizzato genoano oltre che fondatore del gruppo ultras “Brigata Speloncia”, attivo tra i principali settori della Gradinata Nord.
Il processo e l'assoluzione
Leopizzi o anche “il Cavaliere”, così come era rinominato nell’ambiente genoano, era malato da qualche tempo. Come ricorda ligurianotizie.it , nel maggio dell'anno scorso era stato assolto da ogni accusa nell’ambito del processo su presunte estorsioni contro la società genoana. Secondo l’accusa, sarebbe stato il capo di un’associazione criminale capace di condizionare club e tifoseria rossoblù attraverso estorsioni, violenze e pressioni economiche nei confronti della società Genoa. La Procura aveva chiesto per lui una condanna a 8 anni di reclusione, mentre per l’intero gruppo di tifosi ultrà era stata quantificata una pena complessiva di oltre 33 anni. Ma, come detto, Leopizzi è stato assolto da tutte le accuse. A ricordare Leopizzi anche l'ex presidente Alberto Zangrillo, che lo aveva operato tempo fa: "Massi, due anni fa sei entrato nel cuore di tutti i miei collaboratori. Sapevamo di non curare un Santo ma sentivamo di avere di fronte un uomo leale, coraggioso e consapevole delle sue debolezze. Ci mancherai tanto!".