Bollette, nuova truffa telefonica con falso operatore regionale. Come funziona

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Una nuova truffa telefonica rischia di far cadere in trappola diversi utenti. A intercettarla è stata Adnkronos, che ha raccontato come viene messa in atto. La nuova truffa, puntando sul fatto che le bollette di luce e gas restano alte e il mercato libero invoglia a cambiare operatore, sfrutta una condivisione fraudolenta dei dati e chiama in causa enti regionali o addirittura l'Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Ecco come funziona

Quello che devi sapere

Come funziona la truffa

Adnkronos spiega in cosa consiste la truffa, l’ennesima che rischia di far cadere in trappola diverse persone. L’agenzia di stampa racconta che un suo giornalista ha ricevuto una telefonata: dall’altra parte del telefono, non il solito disco registrato tipico dei call center ma la voce in tempo reale di una persona

 

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La persona dall’altra parte del telefono

La persona dall’altra parte del telefono chiama il giornalista per nome e cognome e conosce il suo indirizzo di casa. Poi gli annuncia che il passaggio a una tariffa più conveniente per la sua utenza elettrica è andato a buon fine. Passaggio che, ovviamente, il giornalista non ha mai richiesto e di cui non sa nulla

 

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L’operatore regionale

La voce spiega che il passaggio a una tariffa elettrica più conveniente è andato a buon fine grazie a un sedicente operatore regionale che si sostituisce a quello nazionale

 

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Cade la linea

Appena il giornalista chiede nome e cognome di chi sta parlando e altre informazioni come la società per cui lavora, però, la linea cade immediatamente 

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La seconda telefonata

Dopo qualche minuto, il giornalista riceve un’altra telefonata: il numero è diverso ma il tentativo di truffa è lo stesso. La procedura è identica, con nome, cognome e indirizzo di casa. Poi l'operatore aggiunge che, per completare la procedura e non compromettere il vantaggio ottenuto, la chiamata verrà girata a un altro operatore. Questa volta, il giornalista va avanti per capire dove si arriva

Le richieste

Adnkronos spiega che la prima richiesta che viene fatta al telefono è il Pod, il codice alfanumerico che identifica univocamente il punto di prelievo dell'energia elettrica. Si trova nella bolletta della luce, di solito nella sezione “Dati della fornitura”, e serve per diverse operazioni come il cambio di fornitore o la voltura. In sostanza, spiega il giornalista, è il numero che serve per portare avanti la truffa. Subito dopo, arriva la richiesta dell'Iban e dei dati bancari per poter accreditare un rimborso. “La telefonata finisce qui, ovviamente”, dice Adnkronos. Altre persone, però, potrebbero cadere nella trappola e fornire dati importanti

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Chi c’è dietro la truffa?

Ma chi c'è dietro il tentativo di truffa? Con ogni probabilità, dice Adnkronos, vere e proprie organizzazioni dedite alle truffe. La prima segnalazione della Regione Lazio risale a fine giugno scorso. “L’Urp della Regione Lazio sta ricevendo in questi giorni numerose segnalazioni di cittadini che riferivano di essere stati contattati da sedicenti operatori regionali che propongono cambi di fornitore del gas e della luce a prezzi vantaggiosi. Attenzione: si tratta di una truffa. La Regione Lazio, naturalmente, non ha tra le proprie finalità istituzionali la gestione e/o la fornitura di qualsivoglia tipo di energia", era l’avviso

I consigli

La Regione Lazio ha poi invitato “i cittadini che dovessero ricevere telefonate simili a non fornire dati sensibili e a riagganciare immediatamente”. E ha fornito tre semplici consigli: “Se ricevi una chiamata simile:

  • non fornire mai dati personali;
  • riagganciare subito;
  • bloccare e segnalare il numero come spam"

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Anche in Toscana

Tentativi di truffa con lo stesso schema sono stati segnalati e denunciati anche in Toscana. Molti interlocutori, racconta Adnkronos, si presentano come operatori di fantomatici “consorzi luce e gas della Regione Toscana” o come presunti dipendenti di “enti regionali”, tentando di conquistare la fiducia degli utenti per proporre finti sconti, rimborsi o offerte vantaggiose sull’energia

Si è mossa anche Federconsumatori

Contro questi tentativi di truffa si è mossa anche Federconsumatori, che ha denunciato fughe di dati e pratiche scorrette. L’associazione ha chiesto un intervento urgente all’Arera, sollecitando l’apertura di un’indagine che accerti l’origine e le modalità con cui questi episodi si verificano e che accerti le violazioni normative e le responsabilità. “Il paradosso? In diversi casi le segnalazioni riguardano telefonate di presunti incaricati proprio dell’Autorità che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale”, conclude Federconsumatori

 

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