Treviso, 10 centesimi in più per brioche tagliata a metà: polemica in pasticceria

Cronaca
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Dopo le polemiche per i supplementi applicati al taglio di torte e pizze nei ristoranti, scoppia ora un nuovo caso: al centro della bufera c’è una brioche tagliata a metà, con un sovrapprezzo di 10 centesimi

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Una polemica per una brioche tagliata a metà. Succede alla pasticceria Audrey, in piazza Grande a Oderzo (Treviso), dove una cliente, durante una colazione con la madre, si è vista addebitare l'extra per aver chiesto che il cornetto artigianale venisse diviso a metà. Il post è diventato virale, dividendo l’opinione pubblica tra chi ha parlato di “speculazione” e chi, invece, ha difeso il diritto del commerciante di far pagare una lavorazione aggiuntiva.

Il sovrapprezzo per il "servizio aggiuntivo"

La risposta della pasticceria non si è fatta attendere. Il titolare ha chiarito che il sovrapprezzo è specificato nel listino ed è previsto solo nel caso in cui il cliente chieda espressamente di tagliare il cornetto per farcirlo: “Non si tratta di una sorpresa o di una truffa – ha spiegato –. È un’operazione extra che richiede tempo e attenzione, soprattutto se viene aggiunta una farcitura”.

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Il caso, che ricorda altri episodi simili in Italia legati a richieste di pagamento per servizi minimi, ha riacceso il dibattito sui costi al dettaglio e sulla trasparenza dei menu. Ma per la pasticceria Audrey, il cartello è esposto chiaramente: “Chi entra sa cosa paga. Siamo dispiaciuti per la polemica, ma tutto è comunicato in anticipo”.

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